Geopolitica e transizione tra i temi di «Bergamo Next Level»: il programma

DAL 15 AL 22 APRILE. La riflessione sul presente promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi. Ospiti anche i ministri Valditara e Zangrillo.

Geopolitica, transizione 5.0, longevità, mobilità, giovani, imprenditorialità, memoria sono le parole chiave della quarta edizione di «Bergamo Next Level: leggere il presente, costruire il futuro», presentata nella giornata di giovedì 4 aprile e in programma dal 15 al 22 aprile. Si tratta di una settimana di appuntamenti promossa dall’Università degli studi di Bergamo e da Pro Universitate Bergomensi. Tra gli ospiti il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, oltre a rappresentanti delle direzioni generali della Commissione europea e agli assessori di Regione Lombardia Alessandro Fermi, Paolo Franco, Claudia Maria Terzi e Simona Tironi.

In programma anche la partecipazione dell’amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, del direttore dell’Istituto Mario Negri Giuseppe Remuzzi, dell’atleta paralimpica Martina Caironi, di Gian Pietro Briola, presidente nazionale Avis, Giorgio Graditi dg di Enea, Federico Ghizzoni, di Clessidra Capital Credit e già ad Unicredit, e l’attore Alessio Boni.

Evento inaugurale lunedì 15 aprile, alle 14, con «La transizione net-zero dei sistemi territoriali ad alta vocazione manifatturiera nel contesto dello European Green Deal».

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Alla presentazione è intervenuto Sergio Cavalieri, rettore dell’Università di Bergamo: «L’Università di Bergamo è un luogo privilegiato in cui stimolare l’analisi e la discussione sui temi maggiormente al centro del dibattito pubblico in una prospettiva locale, nazionale e internazionale – ha detto –. L’obiettivo è interpretare la Terza missione dell’Università come una “direzione d’orchestra”, creando occasioni per elaborare progettualità avanzate insieme a tutti gli attori del territorio. Lo si vede bene anche in questa edizione di Bergamo Next Level, che fa emergere il contributo progettuale oltre che accademico di Unibg nello sviluppo dei programmi di ripresa Next Generation Eu e Pnrr, basato sul dialogo costante con la comunità locale».

«Anche quest’anno - ha aggiunto Cristina Bombassei, presidente Pro Universitate Bergomensi - le dimensioni di confronto sono particolarmente strategiche, affrontando tematiche globali con importanti riflessi locali, dai costi energetici ai preoccupanti conflitti in atto, dalle sfide della sostenibilità all’emergenza demografica, con pesanti ricadute sulla nostra provincia e il mondo produttivo. Di qui l’importanza di un progetto condiviso che contribuisca alla definizione di un sistema territoriale innovativo e attrattivo per le persone e per i giovani in particolare». Alessandra Gallone, consigliere del Miur, ha evidenziato che «questa università promuove una reale formazione multidisciplinare sul modello che mi piace definire “Leonardo”: come Da Vinci, il nostro obiettivo è formare persone che siano scienziati, tecnologi, artisti e umanisti insieme. Il capitale umano è la vera risorsa su cui investire per garantire competitività e progresso. Le tecnologie ci pongono davanti a grandi sfide che solo le persone, con la loro intelligenza, creatività, umanità possono affrontare con successo. Bergamo è pioniera in questo».

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