La dolente sfida di Tom Kettle contro il crimine

LA RECENSIONE. All’apparenza «Ai tempi del vecchio Dio» di Sebastian Barry, nella bella traduzione proposta da Anna Rusconi, potrebbe apparire come un solido e affascinante hard boiled con tanto di poliziotti giovani e inesperti e un protagonista, Tom Kettle, sergente della polizia irlandese in pensione che non sembra però aver fatto il suo tempo.

Infatti gli agenti Wilson e O’Casey vanno a cercarlo nella casa in cui da anni si è rifugiato per un vecchio delitto, un caso irrisolto a cui Tom Kettle si era dedicato anni prima. Il primo incontro tra loro è uno scrutarsi di sguardi, come se su fronti per ora contrapposti i due agenti e il vecchio sergente si scrutassero per capire quanto spazio dare alla fiducia e quanto lasciare ancora un po’ sullo sfondo, come una riserva di sicurezza che potrebbe tornare utile al momento più opportuno. Il ritmo è incalzante e il dialogo a tratti vertiginoso e riporta dalle parti del miglior James Ellroy, poi però, piano piano il romanzo cambia pelle e assume una sorprendente forma inedita e non priva di ambiguità.

Quello che per Tom Kettle è da sempre una sfida contro il crimine si trasforma infatti una battaglia a tratti dolente con la propria memoria e con quell’insieme di sensazioni sempre difficili da contenere e ancor più difficili da comprendere che risalgono dal passato con tutto il loro ineluttabile portato di ombre e paure. Quello che appariva chiaro diventa piano piano sempre più oscuro, le certezze si sfaldano e la storia prende nuovi sentieri perdendosi e ritrovandosi di volta in volta all’inseguimento di nuove tracce alcune a chiare e lampanti come segnali di un tempo passato che ritorna prepotentemente e altre ancora tutte avvinghiate alla mente di Tom Kettle. Segnali di un tempo che fu anche doloroso e che oggi si fa confuso e violento. Un salto che riporta direttamente Kettle in prima linea, obbligandolo prima di tutto a fare i conti con se stesso e con le proprie scelte.

Un passato che mette in discussione l’amore che fu, il rapporto con la moglie e tutto quello che per lungo tempo è stata una vita riappacificata e che torna improvvisamente ad attraversare il mare impetuoso dei fatti e dei delitti. Sebastian Barry tra i più importanti scrittori contemporanei irlandesi con «Ai tempi del vecchio Dio» offre ai lettori forse la sua migliore prova, un saggio raffinato di letteratura capace di dare corpo alle ansie di un tempo in cui memoria e futuro vivono a stretto contatto tra un clima impazzito e l’incertezza continua di quello che potrà essere il domani.

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