Abbandonate da 11 anni, «Le Acciaierie» in vendita

IL PROGETTO. Servono 36 milioni per acquistare l’area di 90mila metri quadri un tempo centro commerciale e multisala. Il sindaco: «Non rimanga vuota».

Cortenuova

L’ex centro commerciale «Le Acciaierie» di Cortenuova è in vendita. Ci vogliono 30 milioni di euro per acquistarlo. E se si vuole appropriarsi anche del «City park», ossia del padiglione vicino in cui si trovavano vari divertimenti fra cui un multisala, bisogna aggiungere altri 6 di milioni.

Chiuso dal 2014

L’immobile, diventato del Gruppo Intesa San Paolo dopo il fallimento delle società che ne aveva finanziata la costruzione attraverso leasing (la «Alfa immobiliare» di Pontoglio ), è chiuso dal 2014. Da allora sono state diverse le possibilità di riqualificazione vagliate: l’ultima era il suo inserimento nel progetto di costruzione del centro intermodale di Cortenuova che si sarebbe dovuto estendere, appunto, fra l’ex centro commerciale e la frazione di Santa Maria del Sasso. Questo progetto, però, è oramai da tempo in fase di stallo.

L’immobile è sul mercato. Le misure sono imponenti: la superficie de «Le Acciaierie», che contava 175 negozi, è di 80mila metri quadri. E il suo costo è stato fissato a 30 milioni di euro

E ora, quindi, l’immobile è sul mercato. Le misure, come è facile prevedere, sono imponenti: la superficie de «Le Acciaierie», che contava 175 negozi, è di 80mila metri quadri. E il suo costo è stato fissato, come detto, a 30 milioni di euro. Quella del «City park», invece, è di 10mila metri quadri e il suo costo è stato quantificato in 6 milioni di euro. L’immobile, da quando è stato chiuso, è stato di fatto sempre in vendita anche se non si è mai appreso di qualche offerta, fatta eccezione per un probabile interessamento avanzato nel 2016 da un fondo di investimento cinese che poi, però, era finito nel nulla. Nel 2018 il Gruppo Banca Intesa aveva provato formalmente a metterlo sul mercato, pubblicando un invito formale a presentare una manifestazione di interesse che poi però, anche in questo caso, non aveva portato ad alcun risultato concreto.

L’ex centro commerciale, come riportato sugli annunci di vendita, è in «una posizione strategica». Si trova, infatti, vicino al casello di Calcio dell’autostrada Brebemi e in una zona in cui si sono insediate diverse logistiche. E anche una riqualificazione in chiave logistica dell’immobile era stata in passato valutata: nel 2017 Luca Tamini, docente di Progettazione urbanistica di strutture commerciali al Politecnico di Milano ed esperto del fenomeno del «Demalling» (ossia della riqualificazione di grandi contenitori vuoti come, appunto, possono essere i centri commerciali chiusi) aveva definito fattibile per «Le Acciaierie» una riqualificazione in centro logistico a servizio di operatori internazionali dell’«e-commerce». Ora, sugli annunci di vendita, è invece riportato che il centro commerciale «è una struttura versatile, ideale per nuovi format retail, poli direzionali o riqualificazioni a uso misto». Alla questione guarda con attenzione anche l’amministrazione comunale, preoccupata dello stato di degrado in cui versa la zona dell’ex centro commerciale: «Se alla fine il centro intermodale non verrà più fatto – sostiene il sindaco Ambrogio Falchetti –, l’attenzione dovrà essere posta a risolvere il problema delle ex “Acciarie” il prima possibile. L’immobile in sé è tenuto sotto controllo da istituti di vigilanza della proprietà ma tutta la zona circostante è presa di mira dai ladri». Il riferimento è al fatto che alcune vie intorno all’immobile sono, ormai da tempo, prive di illuminazione poiché alcuni ladri hanno tolto dai tombini i cavi elettrici.

Proprio recentemente il Comune ha fatto redigere un preventivo per riportare l’illuminazione pubblica nella strada che porta al centro di preghiera Gurdwara Singh Sabha Cortenuova. Il costo è di circa 30mila euro: «È un loro diritto – continua il sindaco – avere la strada illuminata. Resta il fatto che non è una cifra da poco per un piccolo Comune come il nostro, che ha in carico anche la manutenzione del verde e dell’asfalto delle grandi strade collegate all’ex centro commerciale. Strade che, sebbene ormai siano percorse da pochissimi veicoli, non possiamo lasciare cadere nel degrado. È chiaro, quindi, che non possiamo non vedere con preoccupazione il fatto che il complesso de “Le Acciaierie” rimanga ancora per anni inutilizzato».

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