Camion bruciati a Ciserano, un uomo ripreso dalle telecamere

IL CASO. Sarebbe doloso l’incendio di sabato sera nel piazzale della ditta Goisis, a Ciserano. Indagano i carabinieri di Treviglio.

Sarebbe di natura dolosa l’incendio che sabato sera, nella zona produttiva di Ciserano, ha distrutto due motrici di camion e danneggiato parzialmente una terza, parcheggiate nel piazzale dell’azienda Goisis, in via Kennedy. Dalle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza interno dell’azienda, poco prima lo scoppio del rogo si vedrebbe una figura camminare nel piazzale ed avvicinarsi ai mezzi pesanti poi andati a fuoco. Questo elemento spingerebbe gli inquirenti, che stanno indagando sul caso, a propendere per il fatto che l’incendio sia scoppiato a causa di un atto volontario. Sul posto, però, non è stato trovato alcun possibile innesco che faccia capire come le motrici siano state incendiate.

Avanti con le indagini

Al momento i carabinieri della Compagnia di Treviglio stanno battendo tutte le possibili piste e valutando gli elementi in loro possesso, senza trascurare nulla, come il fatto che i mezzi pesanti bruciati non siano di proprietà dell’azienda Goisis. Sospetti sulla natura dell’incendio erano emersi subito sabato sera. Le fiamme avevano fatto esplodere due gomme delle motrici causando degli scoppi talmente forti da essere sentiti e far allarmare i residenti di Ciserano e dei paesi limitrofi. A spegnere il rogo, che aveva causato una colonna di fumo alta decine di metri, erano poi intervenuti i Vigili del fuoco di Treviglio e Dalmine. Spento l’incendio i pompieri, insieme ai carabinieri della tenenza di Zingonia, avevano controllato la recinzione del piazzale dove erano parcheggiati i camion per verificare se ci fosse qualche segno di intrusione. Allarmati dalle esplosioni, per rendersi conto di cosa fosse accaduto, erano giunti in via Kennedy anche la sindaca Caterina Vitali con alcuni membri della giunta.

Sembra invece che non ci sia alcuna correlazione fra l’incendio di Ciserano e quello avvenuto a Pontirolo Nuovo nella notte fra venerdì e sabato: ad andare a fuoco è stata una Mercedes parcheggiata in via Isonzo, la settima auto bruciata in paese nell’ultimo anno e mezzo. Anche in questo caso la natura del rogo sarebbe dolosa e la riprova arriva da quanto ripreso dal sistema di videosorveglianza di un’abitazione vicina. Dalle immagini registrate si vedrebbe un uomo avvicinarsi alla Mercedes e fare dei movimenti come se le stesse lanciando sopra del liquido infiammabile. Dopodiché lo si vedrebbe fuggire su un’auto sopraggiunta in via Isonzo poco dopo e condotta probabilmente da un complice. Anche in questo caso i carabinieri della Compagnia di Treviglio stanno battendo tutte le piste, ma è probabile che si tratti di un gesto maturato nell’ambito di rivalità con il proprietario dell’auto.

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