Esplosione di Bagnatica: sabato le verifiche tecniche. Papà e figlio dimessi

LA TRAGEDIA SFIORATA. Sopralluogo dei vigili del fuoco specializzati del Nucleo investigativo antincendio e tecnologie.

Bagnatica

Sabato 31 maggio sarà un giorno dedicato alle indagini di natura tecnica in via Isolabella a Bagnatica, dove lunedì mattina è esplosa una palazzina verosimilmente a causa di una fuga di gas. All’interno dello stabile «C» del complesso residenziale che prende il nome dalla strada – formato da cinque strutture risalenti agli anni 1984/1986 ma più volte ristrutturate negli anni – interverranno per i controlli i vigili del fuoco del Niat, il Nucleo investigativo antincendi e tecnologie: l’obiettivo sarà quello di capire la causa e la dinamica dello scoppio.

La dinamica dell’esplosione

Un’esplosione violentissima, pare causata accidentalmente – ma anche questo dettaglio sarà oggetto di indagine sabato – da Lorenza Gandi, la quarantanovenne ancora ricoverata al Niguarda di Milano per le ustioni di secondo grado (come il figlio sedicenne): attorno alle 6.30 la donna avrebbe acceso il fornello di casa per scaldare la colazione. E in un attimo è seguito lo scoppio, che ha distrutto tutte le pareti interne ed esterne della casa, danneggiando anche l’intero complesso e le palazzine attorno (che sono però agibili, benché danneggiate). Nei giorni precedenti alcuni residenti avevano sentito odore di gas e anche su questo aspetto dovranno fare luce i vigili del fuoco.

Padre e un figlio dimessi dal Bolognini

Intanto giovedì il marito di Lorenza Gandi, Piero Cabras, e il figlio maggiore della coppia, di 17 anni, sono stati dimessi dall’ospedale Bolognini di Seriate , dov’erano stati trasferiti con le ambulanze, in codice giallo, dopo lo scoppio della loro casa. Da ieri sono ospitati da alcuni familiari a Bergamo, ma l’obiettivo è di tornare a Bagnatica, anche se i tempi per il restauro della loro casa si prevedono molto lunghi. La ristrutturazione dovrà riguardare l’intera palazzina: gli sfollati sono in tutto 42, la maggior parte ospitati da parenti e conoscenti e due famiglie (per un totale di 6 componenti) dalle suore a Comonte. Per aiutare concretamente le famiglie in difficoltà, parrocchia e comune hanno avviato una raccolta fondi. Per contribuire, l’iban è: IT29H0503453870000000001367.

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