
«Impatto ingiustificato» della Bergamo - Treviglio: dai paesi del no 27 osservazioni
AUTOSTRADA. Dagli 8 Comuni contrari commissionato uno studio che evidenzia «incongruenze e sovrastime». «Gravi lacune nelle opere di mitigazione progettate».
Il fronte degli otto Comuni – Osio Sotto, Osio Sopra, Ciserano, Fara d’Adda, Pontirolo, Levate, Verdellino e Stezzano – contrari all’autostrada Bergamo-Treviglio si è mosso. E lo ha fatto elaborando 27 osservazioni condivise al progetto definitivo, che sono state inviate alla Regione e che, prima del 3 ottobre, saranno presentate al ministero dell’Ambiente nell’ambito dell’iter in corso della Via (Valutazione d’impatto ambientale).
«Devastazione paesaggistica»
I contenuti sono stati illustrati ieri in una conferenza stampa in cui i sindaci coinvolti si sono voluti mostrare uniti: «Il primo risultato importante l’abbiamo raggiunto – ha esordito il sindaco di Osio Sotto Corrado Quarti –: otto degli 11 Comuni che saranno attraversati dalla Bergamo-Treviglio hanno lavorato assieme per dire no alla devastazione paesaggistica che causerà». Per la redazione delle osservazioni i Comuni sono partiti da un’analisi commissionata allo studio ingegneristico Meta di Monza, lo stesso che nel 2019 aveva realizzato per la Provincia un approfondimento sulle problematiche di collegamento stradale fra Treviglio e Bergamo. Nel documento vengono individuate «problematiche, incongruenze, sovrastime» per quanto riguarda la configurazione del progetto, gli studi di traffico e di impatto ambientale dell’autostrada presentati dal privato: «Noi non siamo contro le infrastrutture a priori – ha sottolineato la sindaca di Ciserano Caterina Vitali –. Ma tutti i dati dimostrano che questa infrastruttura è inadeguata per collegare il capoluogo alla pianura e che l’impatto non è giustificato dai vantaggi che porterà».
L’utilità dell’opera
Dello stesso avviso il sindaco di Fara d’Adda Raffaele Assanelli: «Noi pensavamo che ci togliesse il traffico di mezzi pesanti dalla provinciale 184 bis ma abbiamo capito che non sarà così». Proprio in merito all’utilità dell’opera, fra i rilievi contenuti nello studio di Meta c’è che, anche per le tariffe applicate (il pedaggio stabilito è di 2,50 euro per tutta la tratta), i flussi di traffico previsti sulla nuova infrastruttura (17.960 veicoli medi al giorno) «risultano decisamente ridotti rispetto alla capacità del nuovo collegamento. Nel contempo, tale limitata attrattività tende a limitare gli effetti ottenuti in termini di riduzione dei flussi di traffico sulla viabilità circostante». Quanto all’impatto ambientale, «le opere di mitigazione progettate – si legge ancora sul documento – evidenziano gravi lacune ambientali, paesaggistiche e normative che ne compromettono la sostenibilità complessiva. Il consumo di suolo previsto supera il milione di metri quadrati, aggravando una situazione già critica in Lombardia». «A fronte di queste criticità e del costo del pedaggio – ha sostenuto il sindaco di Osio Sopra, Luca Colleoni – ci chiediamo quindi se abbia senso la realizzazione di questa autostrada».
Levate, il paese più toccato dal passaggio
Il paese che verrà più toccato dal passaggio della Bergamo-Treviglio sarà quello di Levate: «Il nostro suolo – è intervenuta la sindaca Paola Agazzi – sarà consumato per il 7% dall’autostrada e in cambio non avremo nulla di buono perché il traffico sulla viabilità locale rimarrà lo stesso». «L’autostrada – ha poi preso la parola la sindaca di Pontirolo Erika Bertocchi – dividerà a metà il vasto ambito agricolo strategico che si trova sul nostro territorio. E a nulla servirà il tunnel sotterraneo a tutela dell’oasi Renova Park : l’ecosistema non sopravviverà nemmeno alla fase di cantiere». Nello studio Meta viene inoltre rilevata l’«incompletezza dello studio relativo alla componente rumore/vibrazioni», e proprio su questo aspetto ha puntato il sindaco di Verdellino, Silvano Zanoli: «L’autostrada – ha evidenziato – porterà un grande traffico sul tratto di Corso Europa che passa vicino alla zona residenziale di Zingonia. Il tema del rumore e delle mitigazioni acustiche non viene però trattato». Lo studio di Meta interviene infine in merito alla redditività dell’infrastruttura, che viene ritenuta «insufficiente a giustificare l’investimento economico prospettato». «Perché allora la si vuole realizzare? – ha concluso il sindaco di Stezzano Simone Tangorra – : forse per le logistiche o i data center che poi gli si vorrà costruire intorno?».
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