La forza di Andrea: solo lui in Italia gioca a scacchi così

LA STORIA. Studente 16enne del «Mamoli», è nato con la tetraparesi spastica. Muove i pezzi «con gli occhi» e l’aiuto di mamma, papà e di una scacchiera speciale .

Sarà la prima scacchiera al prossimo campionato studentesco provinciale che si terrà a Bergamo, all’Itis «Paleocapa». E con la squadra, composta da altri tre studenti, rappresenterà la sua scuola, l’Isis «Mariagrazia Mamoli» di Bergamo, dove frequenta la seconda al liceo delle Scienze umane.

Un risultato importante per Andrea Ceresoli, studente di 16 anni di Comun Nuovo, nato con la tetraparesi spastica, patologia che comporta grosse difficoltà motorie. Andrea però gioca a scacchi bene, anzi benissimo. Soprattutto se si considera la modalità più unica che rara (a livello nazionale non si conoscono casi simili) in cui è costretto a farlo.

Occhi «magici»

Chi lo accompagna ai tornei – solitamente papà Omar e mamma Vera – a cui ogni anno partecipa (l’ultimo a dicembre è stato il 27° torneo semilampo giovanile «Memorial Lucas Luizaga» di Bergamo, in Borgo Santa Caterina), deve tenere di fronte al viso di Andrea una tavola trasparente su cui sono riportati i pezzi degli scacchi e poi le varie case della scacchiera. E Andrea con gli occhi prima indica che pezzo vuole muovere e, poi, dove lo vuole spostare.

Il sedicenne è stato invitato a parlare (attraverso una tavola trasparente su cui, invece degli scacchi, sono riportare le lettere dell’alfabeto) alla scuola primaria di Comun Nuovo, dove la sua passione è cominciata grazie a un corso di avviamento agli scacchi promosso dall’insegnante Alessandra Dotti quando Andrea era in quarta, e tenuto dal volontario Emilio Zanchi. Poi alle medie è stato seguito dal professor Giampietro Messina.

Al suo incontro alla primaria è stata ancora la stessa insegnante ad accoglierlo a scuola: «Siamo tutti quanti molto orgogliosi di te Andrea – ha detto –: vedevamo in te un grande potenziale, ma nessuno poteva immaginare che saresti arrivato dove sei ora». Entrato in classe Andrea, come un campione famoso, ha rilasciato un’intervista agli alunni di quinta A e B che gli hanno rivolto domande di vario tipo. Da «Qual è il tuo pezzo di scacchi preferito» a «Qual è la tua mossa vincente» fino a «Quando è nata la tua passione per gli scacchi» e se «Un giorno vorrai diventare un giocatore professionista». Domande a cui Andrea, aiutato sempre dalla mamma e dal papà, ha risposto apertamente. Con alcuni alunni (che stanno anche loro partecipando a un corso di avviamento agli scacchi) si è anche confrontato con qualche mossa, muovendo i pezzi senza nemmeno guardare la scacchiera (che lui ha ben memorizzata in mente) posizionata sulla cattedra dell’aula.

Si allena a Spirano

Il sedicenne una volta a settimana per tre ore si allena al circolo scacchistico «Mafalda» di Spirano, seguito dal maestro Fosco Gasperi. Gli altri giorni continua l’allenamento studiando sequenze di mosse e disputando partite on line con giocatori di tutto il mondo.

Diventerà maestro

E ciò nonostante le sue difficoltà che, però, non gli hanno mai fatto perdere il sogno di diventare un giorno, come dichiarato, «un maestro di scacchi»: «E per questo motivo – ha raccontato ancora la sua ex insegnante di scuola elementare – sei un esempio per tutti quei ragazzi senza alcuna limitazione fisica che, ogni tanto, si lamentano di non riuscire a fare qualcosa». La prossima sfida di Andrea sarà, come detto, il torneo di scacchi scolastico provinciale in programma il 28 febbraio. Gli alunni di quinta A e B della primaria di Comun Nuovo faranno tutti il tifo per lui. E per dimostrargli tutta la loro vicinanza gli hanno regalato una cartelletta contenente il disegno di una scacchiera, un suo ritratto e le firme di tutti loro. E con una copertina nero azzurra con riportata sopra la scritta «Complimenti Andrea, sei un campione».

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