Marco, volontario da 7 anni: ora è pompiere di professione

LA STORIA. Da lunedì 3 aprile il 27enne, di Cassano d’Adda, dopo sette anni da vigile del fuoco volontario al distaccamento trevigliese è entrato in servizio come pompiere «permanente», in servizio al comando provinciale di Bergamo.

Gli amici del distaccamento di Treviglio gli hanno voluto consegnare un crest con una scritta più che eloquente: «Per ricordarti da dove vieni e per accompagnarti dove andrai». «Di certo Marco si ricorderà sempre da dove è partito: con noi a Treviglio ha coltivato tante amicizie e oggi siamo orgogliosi di lui», sottolinea il capo distaccamento Amos Moriggi.

Da lunedì 3 aprile Marco Brembilla, 27 anni, di Cassano d’Adda, dopo sette anni da vigile del fuoco volontario al distaccamento trevigliese è infatti entrato in servizio come pompiere «permanente», in servizio al comando provinciale di Bergamo: quella che era una passione, ora è diventata per lui una professione, suggellata mercoledì scorso a Roma con il giuramento nel cortile delle Scuole Centrali Antincendio, davanti al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Con lui altri 777 allievi, 211 nuovi ispettori e un vicedirettore sanitario, che da ieri sono entrati in servizio nei comandi dei vigili del fuoco di tutta Italia (33 nella Bergamasca). All’evento gli amici e colleghi del distaccamento di Treviglio non hanno voluto far mancare la loro vicinanza: così il comandante Amos Moriggi e altri tre volontari hanno presenziato ufficialmente alla cerimonia. «Ho potuto partecipare ufficialmente alla cerimonia grazie all’interessamento del comandante provinciale Vincenzo Giordano – racconta ancora emozionato Moriggi – e al termine gli ho consegnato un crest da parte del distaccamento di Treviglio con una frase che vogliamo accompagni l’impegno di Marco come vigile del fuoco permanente».

L’emozione nel vedere quello che per l’amico e collega di tanti interventi di soccorso è stato il coronamento di un sogno è stata forte per Moriggi e per gli altri volontari giunti da Treviglio: «Sì, è stata veramente una grande emozione poter essere presente in un momento così particolare della vita di Marco, che è prima di tutto un amico e poi un collega. Collega con il quale tra l’altro avevo condiviso il primo intervento di soccorso sette anni fa». Già lo scorso dicembre, in occasione della festa di Santa Barbara, patrona dei vigili del fuoco, Marco Brambilla era stato premiato proprio a seguito della sua scelta di trasformare la passione in professione. Nei mesi successivi aveva poi frequentato il corso di addestramento a Roma, poi culminato mercoledì scorso con il giuramento ufficiale e ieri con l’entrata in servizio al comando provinciale.

«In sette anni non ci siamo davvero mai annoiati – aveva raccontato Brambilla dal palco del teatro Tnt di Treviglio quando aveva ricevuto una targa dal sindaco di Misano Gera d’Adda e senatrice Daisy Pirovano –: la voglia di partire per Roma per seguire i corsi è tanta, perché ora la mia passione diventerà anche il mio lavoro. Ma, nel contempo, non è facile perché lasciare il distaccamento di Treviglio mi pesa. Qui ho infatti trovato non dei colleghi, ma dei veri amici».

E poi una promessa: «Non dimenticherò mai da dove sono partito». Di qui l’idea di Moriggi e degli altri volontari di incidere sul crest proprio una frase che ricordi sempre a Marco le origini della sua passione. Del resto Brambilla aveva iniziato a bazzicare il distaccamento di via Abate Crippa da giovanissimo, a soli vent’anni, cercando di comprendere – con tanta umiltà e voglia di imparare – i trucchi del mestiere dai colleghi più grandi. In sette anni, mentre alternava il suo lavoro di tecnico impiantista all’impegno da volontario, è stato poi in prima fila in decine di chiamate, anche durante il duro periodo della pandemia. Da ieri il «nuovo» lavoro, ma con la passione di sempre.

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