Martinengo, scarti di eternit buttati nella roggia

Il caso. Il materiale per circa 80 metri quadri è stato segnalato da passanti. Indagini in corso per risalire ai responsabili.

Nella notte tra venerdì e sabato la roggia Ciurlina di Martinengo è stata trasformata da ignoti in una discarica di rifiuti pericolosi a cielo aperto, con l’abbandono di numerose tettoie in eternit. La polizia locale sta cercando di individuare chi ha gettato il materiale, in due punti della sponda della roggia di via Gromaglie, nella zona nordovest al confine con il territorio di Ghisalba. Gli scarti corrispondono a circa 80 metri quadrati di copertura. La polizia locale ha raccolto le testimonianze di alcuni residenti, che avrebbero sentito verso le tre di sabato l’arrivo di un veicolo e quello che poteva essere il rumore di materiale pesante scaricato.

Chi ha scaricato i rifiuti rischia la denuncia penale per abbandono e gestione di rifuti speciali, in quanto lo smaltimento dell’eternit è di competenza di ditte specializzate ed è necessario il conferimento del materiale in appositi centri di smaltimento. L’intenzione di chi ha agito era di abbandonare l’eternit in un luogo defilato, appunto nella roggia costeggiata da via Gromaglie, la strada sterrata chiusa da una sbarra di ferro, che poi sbuca nel territorio ghisalbese in via delle Crocette.

Sulla strada, come reso noto dalla polizia locale, sono rimasti i segni evidenti di pneumatici, a misurarne il carico iniziale trasportato dal furgone, quindi meno visibili dopo lo scarico. Per accedere in quel punto della roggia, gli ignoti inquinatori hanno dapprima aperto la sbarra, priva di lucchetto, poi con il furgone hanno percorso circa 100 metri, scaricando una prima parte del materiale, quindi hanno proseguito ancora per una cinquantina di metri, getttando il resto dell’eternit lungo la sponda e in parte nell’alveo della roggia. Sono stati sabato mattina alcune passanti a segnalare il fatto alla polizia locale. Subito c’è stato un sopralluogo degli agenti, insieme al sindaco di Martinengo, Mario Seghezzi, mentre per Ghisalba sono intervenuti il sindaco Gianluigi Conti e un tecnico comunale. L’accesso alla strada sterrata, in attesa che l’eternit venga rimosso, è ora vietato a veicoli e pedoni per motivi tecnici.

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