
(Foto di Bedolis)
IL CANTIERE. Sopralluogo in largo Tironi, dove da lunedì 1° settembre il sottopasso è inagibile per il raddoppio ferroviario. I cittadini: «Disagi per gli anziani». Carnevali: «Chiusura per sicurezza e complessità dell’intervento, chiesta celerità».
Ha ascoltato le lamentele dei residenti e spiegato che, pur non essendo un cantiere realizzato da Palafrizzoni, l’amministrazione comunale sta facendo il possibile per mitigare i disagi alla circolazione, ottimizzando i semafori, promuovendo percorsi alternativi e favorendo l’interscambio in due parcheggi gratuiti da 300 posti totali tra l’ex Bonini e Colognola.
Nel pomeriggio di martedì 2 settembre la sindaca Elena Carnevali ha fatto tappa nella zona di largo Tironi, per verificare di persona le ripercussioni dei lavori appena avviati da Rete ferroviaria italiana (Rfi) per il rifacimento (demolizione e ricostruzione) del ponte di via San Bernardino, nell’ambito del raddoppio della linea ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro. Le operazioni sono cominciate lunedì mattina, quando è scattata la chiusura totale - a veicoli e pedoni - del sottopasso, che resterà blindato fino al 3 luglio 2026, in linea con le tempistiche previste dal Pnrr.
Con le scuole ancora chiuse (riapriranno venerdì 12, ndr) i disagi alla circolazione sono per ora contenuti, complice la presenza della polizia locale e della numerosa segnaletica da cantiere ad indicare i percorsi alternativi. Ma tra lunedì 1 e martedì 2 settembre sono stati comunque registrati i primi ingorghi, soprattutto negli orari di punta della prima mattinata e del tardo pomeriggio, specialmente tra via Baschenis e largo Tironi, area interessata anche dai lavori di Atb per l’e-Brt (il nuovo sistema di bus elettrici, su corsia preferenziale, tra Bergamo e Verdellino), e lungo i principali percorsi alternativi alla chiusura, come le vie San Tomaso, Ruspini, Spino, Moroni, Autostrada e Baschenis.
Accompagnata dall’assessore alla Mobilità, Marco Berlanda, la sindaca ha osservato la situazione in quest’area nevralgica della città, a due passi dalla sede universitaria di via dei Caniana. Ed è proprio in largo Tironi, all’ombra del ponte, che alcuni residenti l’hanno fermata e ne è nato un momento di confronto. «Sono consapevole dei disagi, soprattutto per le persone anziane costrette a giri più lunghi, a piedi, per evitare la chiusura del sottopasso - spiega la sindaca -. Serve pazienza. La chiusura è una condizione temporanea, ancorché lunga, necessaria per garantire lo svolgimento in piena sicurezza della complessa operazione di Rfi per la demolizione e ricostruzione del ponte, mantenendo in esercizio la linea Bergamo-Treviglio. Un intervento impegnativo, per la mobilità di tutto il territorio. Come Comune stiamo monitorando con attenzione tutta quest’area, chiediamo celerità nelle operazioni e vigiliamo sulla puntualità nell’esecuzione dei lavori». Da parte del Comune resta alta l’attenzione anche sul cantiere dell’ e-Brt e sui restringimenti causa lavori.
Sono diversi i temi sollevati dai residenti dopo la chiusura del sottopasso. Oltre alle ripercussioni sulla viabilità, c’è anche la questione dei disagi per i pedoni: «Per andare da largo Tironi a via San Bernardino siamo costretti a giri molto più lunghi, non ci impieghiamo più una manciata di minuti ma un quarto d’ora», lamentano. «Anche andare dall’edicolante, in farmacia o al supermercato rischia di diventare un’impresa, soprattutto per noi anziani che ci muoviamo a piedi», aggiunge una signora. «Ciò che spaventa - conferma un altro cittadino - è che la chiusura durerà quasi un anno».
Timori espressi anche dai commercianti della zona: «Abbiamo sempre lavorato molto con la clientela di passaggio, ora viviamo nell’incertezza più totale, visto che uno degli assi principali della viabilità è diventato una strada a fondo chiuso».
Oltre al sottopasso, è chiusa al traffico l’intersezione tra via Magrini e via San Bernardino, consentendo, in questo caso, il transito pedonale da e per via Magrini. Per ridurre il traffico di attraversamento del quartiere di San Tomaso, in via San Tomaso è in vigore il senso unico di marcia tra via Moroni e via Ruspini in direzione di via San Bernardino. Mentre nel senso contrario la via resta comunque percorribile dalle bici grazie alla realizzazione di una corsia riservata. «Bisogna aspettare l’apertura delle scuole per un vero bilancio sulla viabilità - commenta Berlanda - ma siamo vigili sulle code e pronti ad applicare correttivi. Abbiamo ottimizzato i semafori e stiamo monitorando costantemente il traffico, così da poter intervenire tempestivamente anche su altri assi coinvolti dalle modifiche alla viabilità. Particolare attenzione anche sugli attraversamenti pedonali. I cartelli da cantiere stanno funzionando e nei due parcheggi gratuiti d’interscambio, connessi al centro con il trasporto pubblico, stanno gradualmente aumentando i veicoli in sosta».
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