Pontirolo, sei auto bruciate in sei mesi: «Alziamo la guardia»

INCENDI. Venerdì sera, 22 marzo, è stata colpita la León della titolare di un vicino bar. A febbraio, toccò alla Fiat 500 della socia: «Mai minacce». Il sindaco: il paese è sicuro, ma si segnali gente sospetta.

Sei automobili bruciate nel giro di sei mesi, quattro direttamente e due come «danni collaterali» perché posteggiate vicino alle altre. Cosa sta succedendo a Pontirolo Nuovo? Se lo chiedono gli abitanti e soprattutto le proprietarie di due delle automobili date alle fiamme, una Fiat 500 e una Seat León, entrambe date alle fiamme in via San Michele, nel parcheggio accanto al municipio: le due auto sono di proprietà delle due socie del vicino «Bar Flowers».

Nuovo rogo venerdì sera

La 500 era stata incendiata a inizio febbraio e le fiamme avevano completamente distrutto l’utilitaria e anche il vicino gazebo esterno del bar, mentre l’incendio della León risale alle 20 di venerdì sera, 22 marzo, ma il rogo è stato fortunatamente contenuto al solo abitacolo interno grazie all’intervento della proprietaria dell’auto: «Stavo servendo al bancone – racconta – quando un amico mi ha detto che usciva fumo da un’auto, che poi era la mia. Sono uscita con l’estintore e sono riuscita a contenere le fiamme, che hanno comunque danneggiato l’interno». La stessa barista ha quindi chiamato il 112 e sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco del distaccamento di Treviglio, che hanno messo in sicurezza la vettura, e i carabinieri di Fara d’Adda, che l’hanno posta sotto sequestro per accertamenti. Per appiccare l’incendio è stato infranto il finestrino del passeggero e gettato del liquido infiammabile. Il fatto che lo stesso destino era toccato, un mese e mezzo fa, anche all’auto dell’altra socia del bar e che di auto parcheggiate in via San Michele venerdì sera ce n’erano diverse, pone un lecito interrogativo: non è che si tratta di agguati mirati alle due bariste? Secondo le interessate, no: «Non sappiamo cosa pensare e non abbiamo idea di chi possa essere stato – spiega la proprietaria della León –: non abbiamo mai subìto alcun genere di minacce, né abbiamo mai litigato con qualcuno o avuto dei problemi. Come in tutti i locali, anche qui da noi c’è gente che viene e gente che va. E poi ci sono stati anche altri incendi di auto di persone che nulla hanno a che fare con noi e che nemmeno frequentano il nostro bar. Non è che è stata una combinazione il fatto che abbiano colpito proprio le nostre due? Oppure che si tratti di un depistaggio?».

Indagini in corso

Certo è che chi ha agito lo ha fatto con premeditazione, portandosi appresso liquido infiammabile e miccia e decidendo di agire quando il bar, a venti metri, era aperto e frequentato e comunque alle otto della sera. I carabinieri stanno indagando ma nulla trapela. Le prime due auto erano bruciate a ottobre in via Quasimodo, a gennaio la stessa sorte era toccata a un’auto in piazza Donatori del sangue, a inizio febbraio alla 500 in via San Michele e una ventina di giorni dopo a una Bmw in via Pellico, fino al rogo di venerdì sera. «Confidiamo nel lavoro della polizia locale e dei carabinieri per risalire agli autori – sottolinea il sindaco, Gigliola Breviario –: credo sia importante in questa fase aiutarci a vicenda e segnalare eventuali persone o movimenti sospetti per rendere ancora più sicuro, tutti assieme, un paese che, nonostante questi episodi, resta comunque sicuro».

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