Sul treno per ricordare la tragedia di Pioltello. La beffa: convoglio in ritardo e poi soppresso

CARAVAGGIO. Ventotto minuti di ritardo accumulato e il fermo a Treviglio. Il Cremona- Milano Porta Garibaldi delle 5,32 non era un treno qualunque: quella stessa corsa, il 25 gennaio di sei anni fa, deragliò all’altezza di Pioltello causando la morte di una donna di Capralba (Cremona), Alessandra Pirri, e due di Caravaggio, Ida Maddalena Milanesi e Pierangela Tadini.

Fra i passeggeri del Cremona-Milano delle 5,32, il 25 gennaio 2024, c’erano il sindaco di Capralba Damiano Cattaneo e quello di Caravaggio Claudio Bolandrini insieme ai parenti delle vittime del disastro di esattamente sei anni fa, per l’annuale, ma sempre molto sentita, cerimonia di commemorazione. I primi cittadini hanno deposto un mazzo di fiori alla stazione di Capralba, dove il Cremona-Porta Garibaldi è arrivato alle 6.46 con 18 minuti di ritardo per delle anomalie rilevate sulla linea. Dopodiché, per la deposizione di due mazzi di fiori alle pietre di inciampo intitolate alle due vittime caravaggine, sono scesi alla stazione di Caravaggio dove il convoglio è arrivato con 28 minuti di ritardo. Il Cremona-Porta Garibaldi ha poi continuato la sua corsa solo fino a Treviglio: qui, infatti, è stato fermato per, come riferito ancora da Trenord, «esigenze tecniche di circolazione».

La polemica dei pendolari

Alla cerimonia erano presenti anche i rappresentanti del Comitato pendolari cremaschi

Il post dei pendolari cremaschi

che, in un messaggio sulla loro pagina Facebook, dopo aver ricordato le vittime del deragliamento, hanno voluto dare risalto all’accaduto. Dimostrazione, secondo loro, di quale sia lo stato della linea Cremona Milano.

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