
«Tra cumuli di rifiuti, topi e cattivi odori: attorno alla Francesca è il bronx» - Foto
IL CASO. Esasperati lavoratori e commercianti della zona, le strade e i piazzali sono invasi dalla sporcizia: «Tante segnalazioni al Comune». Il sindaco: «Più controlli e multe, ma deve cambiare la mentalità».
Verdello
Al centro del parcheggio c’è a terra quello che ha tutta l’aria di essere (stato) un gustoso jamón serrano, il prelibato prosciutto crudo spagnolo. Peccato che qui di gustoso non ci sia proprio niente: la coscia sull’asfalto è tutta rosicchiata, probabilmente dai tanti topi che, spesso anche di giorno, si vedono scorrazzare tra le aiuole e l’asfalto. «Poco male – sdrammatizza il dipendente di una ditta della zona –: tempo fa avevano lasciato qui anche un water. Tra l’altro sembrava nuovo. E infatti nel giro di pochi giorni è sparito. Per non parlare di un sacco nero pieno di pannolini scaricati da un suv».
Un’area abbandonata a sé stessa
«Qui» è l’area attorno a quel che resta del centro commerciale «Francesca», imponente struttura che si affaccia sull’omonima provinciale. Ma che definire ex centro commerciale è in realtà sbagliato: perché all’interno – anzi all’esterno, visto che vi si accede direttamente dal parcheggio e non più dalla galleria – ci sono ancora due attività commerciali, una pizzeria e un negozio di vestiti e accessori, che – è proprio il caso di dirlo – resistono di fronte a tutto quello che c’è attorno. Ovvero un’area completamente abbandonata a sé stessa e diventata, negli ultimi anni, un ricettacolo di rifiuti di ogni genere. E il prosciutto sgranocchiato dai topi è solo l’ultimo dei problemi: tutt’intorno ci sono scatoloni, parti di elettrodomestici, pezzi di plastica, gomme d’auto, sacchi neri dei cosiddetti «rifiuti solidi urbani», quelli che non si buttano nella differenziata. Ma che certo non sarebbero da buttare qui, nei parcheggi avvolti dall’erba incolta e che emana pessimi odori.
«la zona – spiega un lavoratore – è diventata il bronx, come purtroppo noi ora la chiamiamo». Le segnalazioni in Comune sono state e sono continue»
Nelle vicinanze attività esasperate
Anche perché dietro il centro commerciale, lungo i viali Piemonte e Lombardia, sorgono diverse aziende regolarmente funzionanti. E i cui titolari e lavoratori non ne possono davvero più del clima di sporcizia e inciviltà che c’è sulle strade e nei parcheggi. Complice in parte la (quasi) chiusura, durante il Covid, dell’antesignano dei centri commerciali aperto all’inizio degli Anni Novanta (e diventato nei decenni successivi punto di riferimento con i suoi oltre 40 negozi), «la zona – spiega un lavoratore – è diventata il bronx, come purtroppo noi ora la chiamiamo». Le segnalazioni in Comune sono state e sono continue.
«Serve una presa di coscienza»
L’area in questione si presenta isolata perché accessibile sulla Francesca da un sottopasso che è il primo, pessimo biglietto da visita, visto che i rifiuti sono stati abbandonati anche lì.
«Alcuni sono qui da anni – rilevano alla pizzeria – e spesso vediamo automobilisti che arrivano e scaricano. Ci è toccato arrivare a minacciarli per farli andare via. È incredibile: talvolta abbiamo dovuto pagare lo smaltimento a nostre spese. Noi abbiamo tenuto aperto e la clientela non manca, perché ci conoscono e sanno che la pizza qui è buona». Il sindaco Fabio Mossali ammette: «Purtroppo l’abbandono dei rifiuti è una piaga che colpisce non solo Verdello e non solo quell’area: le segnalazioni di rifiuti ci arrivano da ovunque e l’impegno del Comune è quello di tenere dignitosamente le parti del paese, partendo proprio dalle segnalazioni e fare anche delle sanzioni quando si riesce e anche con i controlli con le telecamere. Purtroppo andrebbe cambiata la testa della gente: servirebbe una presa di coscienza sul fenomeno».
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