Falsi addetti alla raccolta differenziata: truffa sventata

LA NUOVA TRUFFA. Con la scusa di verificare i bidoni si sono intrufolati in casa di un’anziana a Chiuduno. Ma è arrivata la figlia.

Chiuduno

Tentativo di truffa a Chiuduno, nella centrale via Trieste. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ha visto protagonisti due individui in sella a una moto di grossa cilindrata di colore nero. Nella tarda mattinata i due si sono fermati davanti alla casa di una signora anziana, cercando di carpire la sua fiducia con un pretesto apparentemente plausibile. Secondo quanto appreso, i malintenzionati si sono presentati come addetti comunali incaricati di verificare i bidoni dell’umido nell’ambito di un presunto controllo sulla raccolta differenziata. Con modi gentili e tono convincente, sono riusciti a farsi aprire la porta dalla pensionata e hanno così avuto accesso alla sua abitazione. Fortunatamente, pochi minuti dopo, è arrivata la figlia della donna. Notando la moto e la presenza sospetta dei due individui, è immediatamente intervenuta.

Le autorità ricordano che nessun controllo domestico viene effettuato senza preavviso ufficiale e che gli operatori autorizzati devono sempre esibire un tesserino di riconoscimento

Messi in fuga dalla figlia

I falsi addetti, colti di sorpresa, si sono dati alla fuga senza riuscire a rubare nulla. La segnalazione è stata immediatamente inoltrata ai carabinieri e alla polizia locale, che hanno raccolto la testimonianza e avviato le indagini per rintracciare i due uomini. Secondo la descrizione fornita, uno dei truffatori avrebbe circa 50 anni, l’altro intorno ai 30, entrambi alti circa 1,70 metri e vestiti con giubbotti grigi. La moto su cui si sono allontanati è di grossa cilindrata e di colore nero, dettaglio che potrebbe rivelarsi utile per le forze dell’ordine nelle indagini.

Non è un episodio isolato

Un fenomeno purtroppo diffuso. Non si tratta di un episodio isolato. Negli ultimi mesi diversi tentativi di truffa simili sono stati segnalati in provincia. I malintenzionati, spesso ben organizzati, si spacciano per tecnici del gas, dell’acqua, per operatori di aziende elettriche o per dipendenti comunali, con l’obiettivo di entrare nelle abitazioni, soprattutto di persone anziane, e sottrarre denaro o oggetti di valore. Le autorità ricordano che nessun controllo domestico viene effettuato senza preavviso ufficiale e che gli operatori autorizzati devono sempre esibire un tesserino di riconoscimento. In caso di dubbi, è bene non aprire la porta e contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112.

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