Sfilata di Mezza Quaresima, i preparativi: «Intere comunità al lavoro da mesi»

LA STORIA. Cosa c’è dietro le quinte della Sfilata di Mezza Quaresima? Gruppi affiatati, intere comunità, pronte a mettersi in gioco per mesi per realizzare il carro, le coreografie, i costumi. Un lavoro incredibile di tutto un territorio, all’insegna delle tradizione e dei valori di unione. Un esempio per tutti, la storia del rione Castello di Castelli Calepio.

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Chi lo avrebbe mai detto che tra il polistirolo, la colla, gli scampoli di tessuto e i brillantini si potesse nascondere il vero spirito di una comunità.È tra gli spazi dell’oratorio di Tagliuno e una “Maison” allestita di tutto punto come laboratorio di sartoria per il confezionamento dei costumi, che il nutrito gruppo di volontari del rione Castello di Castelli Calepio si riunisce, tra ottobre e marzo di ogni anno, per preparare il carro e gli abiti a tema in occasione delle sfilate di Carnevale e metà Quaresima.

Dal 2010

Oltre a essere diventato un appuntamento fisso dal 2010, per grandi e piccoli è diventato un vero e proprio rito: ci si riunisce per dare una mano, provare le coreografie, tagliare, cucire, sagomare e incollare, partecipando alla creazione di qualcosa di straordinario. «Ognuno si rimbocca le maniche mettendo a disposizione tempo, passione e competenze, per costruire il carro e realizzare i costumi – spiegano dal rione – Tutto viene fatto rigorosamente a mano: ci teniamo all’originalità».

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«Ci chiamano “Artigiani del Carnevale”»

Potrebbero essere definiti “artigiani del Carnevale” i volontari del rione Castello che, armati di cazzuole e martelli, si occupano di realizzare le strutture del carro e di far muovere i personaggi e le ambientazioni. Al lavoro dei cosiddetti “carristi” si somma quello delle sarte e di chi si occupa del confezionamento dei costumi, che dal bozzetto prendono vita, sera dopo sera, nei locali della “Maison” di Tagliuno. Quest’anno sono più di 130 gli abiti disegnati e cuciti per sfilare a ritmo di musica per le vie del centro città a Bergamo, seguendo le coreografie studiate in oratorio.

L’obiettivo, come ricordano i volontari, «è tenere vivo lo spirito di comunità che in molti paesi si sta perdendo». Conoscersi, stringere nuove amicizie, aiutarsi a vicenda, stare insieme e divertirsi: il carro di Carnevale del rione Castello di Tagliuno vuol dire questo. E quest’anno, scegliendo il tema de “I mari del Nord”, con un grande faro che svetta imponente sul carro pronto per la sfilata, il rione vuole lanciare anche un messaggio di speranza, quella rappresentata metaforicamente dalla luce del faro, che illumina e guida i pescatori che rientrano in porto dopo aver affrontato il mare in burrasca.

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