Dopo l’incidente dolore per Mustapha: «La moto tra le sue passioni»

IL CORDOGLIO. Il dolore dei familiari del ragazzo di 27 anni morto domenica 8 giugno a Zogno nell’incidente in moto: i funerali in Marocco.

«Era un bravo ragazzo Mustapha: altruista e molto buono con tutti. Nessuno poteva parlare male di lui perché era davvero un giovane a modo. E non sono solo parole di circostanza perché adesso non c’è più». È grande il dolore dei familiari di Mustapha Hamidi, il giovane di 27 anni, nato di Marocco e morto domenica 8 giugno nello schianto della sua moto contro una pianta, in via Martiri della Libertà, in pieno centro a Zogno .

L’abbraccio di amici e conoscenti

Mustapha viveva a un chilometro e trecento metri di distanza a piedi, in una palazzina al civico 58 di via Locatelli. E proprio lì lunedì 9 giugno tanti amici e conoscenti si sono radunati attorno alla sua famiglia: ai genitori, al fratello e alle due sorelle. Mustapha era il secondo fratello.

«Non sappiamo nulla della dinamica dell’incidente, ma solo che stava andando all’oratorio per vedere una partita – spiegano i familiari –: ci hanno avvisato che era rimasto vittima di questo incidente e ci è crollato il mondo addosso».

Il commovente ricordo della sorella

«Amava il calcio e aveva giocato all’oratorio, anche se tra le sue passioni c’era proprio la moto, che aveva da circa un anno».

Molto dolce e commovente il ricordo della sorella maggiore: «Siamo arrivati in Italia, qui a Zogno, nel 2008 e Mustapha aveva solo nove anni. È cresciuto praticamente qui, dove ha frequentato le scuole medie, a Camanghè, e poi un corso per diventare elettricista. Ormai da qualche anno lavorava per una ditta di Milano e che ha anche una succursale a Villa d’Almè dove faceva appunto l’elettricista». Mustapha era nato il 9 marzo del 1998 nella città di Tinejdad, in provincia di Errachidia, nel cuore del Marocco. Ma per lavoro ormai 17 anni fa i genitori erano arrivati in valle Brembana, dove appunto il ventisettenne è cresciuto. «Amava il calcio e aveva giocato all’oratorio – racconta ancora la sorella –, anche se tra le sue passioni c’era proprio la moto, che aveva da circa un anno».

Il tragico incidente

Mustapha Hamidi è purtroppo morto praticamente sul colpo: attorno alle 21,15 di domenica 8 giugno il giovane viaggiava in sella alla sua moto da cross percorrendo via Martiri della Libertà, in direzione di piazza Italia. Cosa di preciso sia accaduto è ancora al vaglio dei carabinieri della stazione di Serina, che hanno effettuato i rilievi. Fatto sta che il ventisettenne ha perso all’improvviso il controllo della moto ed è finito contro uno degli alberi del viale, un tiglio. L’impatto è stato piuttosto violento, tanto che Mustapha ha perso il casco, caduto a terra così come la sua moto.

L’impatto è stato piuttosto violento, tanto che Mustapha ha perso il casco, caduto a terra così come la sua moto

I soccorsi sono stati immediati, ma purtroppo vani: a dare l’allarme al 112 è stato un uomo che viaggiava a sua volta in scooter e che ha visto il ventisettenne sbandare più volte a destra e a sinistra, fino a scontrarsi contro l’albero. In un disperato tentativo di salvarlo, i sanitari del 118 l’hanno trasferito all’ospedale di San Giovanni Bianco, ma non c’è stato nulla da fare.

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