Lo sci non si ferma: da Foppolo a Colere ecco chi scommette sul futuro in pista

L’inchiesta Terre Alte Fossati (presidente impiantisti): fondamentali la capacità di gestione e l’innevamento programmato. Da settembre nuove seggiovie a Bobbio e in Val di Scalve. I piani in Val Brembana con la rinascita di San Simone.

«Il futuro delle stazioni sci sulle Orobie e in genere sulle Prealpi può essere roseo: perché i cambiamenti climatici si possono contrastare, grazie alle tecnologie, all’innevamento programmato, alla destagionalizzazione. Ma determinante sarà anche la capacità di gestione dei comprensori».

Massimo Fossati, amministratore delle Imprese turistiche Barziesi (gestore del comprensorio di Valtorta-Piani di Bobbio) e presidente degli impiantisti lombardi (Anef), parla del futuro dello sci sulle nostre montagne. Dalla prospettiva di un comprensorio - quello di Valtorta-Bobbio, ormai nell’élite lombarda per presenze e proprio per capacità di gestione.

La stazione a cavallo tra Val Brembana e Lecchese per la prossima stagione incrementerà ancora innevamento programmato e capienza. Lo skilift Ongania sarà sostituito con una nuova seggiovia quadriposto, con partenza nei pressi del Fortino e dell’Orscellera. Proprio l’Orscellera sarà servito da un impianto di innevamento programmato.

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«Con questi lavori - spiega Fossati - la copertura delle piste quanto a innevamento sarà del 100%. Grazie all’ampliamento del bacino d’acqua. Avremo poi piste più sicure e larghe: la Pesciola, l’Ongania e l’Orscellera». E poi l’altra grande novità: la possibilità di usare il proprio smartphone come skipass. Di fatto lo skipass tradizione cartaceo potrà essere eliminato. Tramite l’app Blueticketing si potrà acquistare lo skipass, quindi, arrivati alla seggiovia basterà attivare il Bluetooth e passare dal tornello. La nuova tecnologia (sperimentata due anni fa sulle Dolomiti) verrà applicata per la prima volta in Italia, dal comprensorio di Itb (in queste settimane la si può usare per la cabinovia da Barzio).

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L’altra grande rivoluzione in vista è quella Colere: qui la società RS Impianti si è aggiudicata il bando per il project financing (peraltro proposto dalla società stessa) per il rinnovo e la gestione degli impianti di risalita: il piano prevede investimenti da 22 milioni e 500 mila euro.

Tra i soci della società Massimiliano Belingheri, l’imprenditore di origini scalvine con base a Londra che da qualche mese ha proposto un articolato piano di rilancio della stazione. Piano che prevede, come primo passo, la sostituzione delle seggiovie, ormai giunte a fine vita.

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Ora la società sarà chiamata a presentare un progetto definitivo ed esecutivo che dovrà essere sottoposto alla conferenza dei servizi. Anche qui - come a Valtorta-Bobbio è prevista la sostituzione del sistema di biglietteria, con quello tramite Bluetooth.

In queste settimane sono iniziati i lavori per smantellare le prime due seggiovie: saranno sostituite da un unico impianto, già dalla prossima stagione. La terza seggiovia sarà sostituita una volta avuto il via libera dalla Conferenza di servizi. Iniziati i lavori anche per completare l’impianto di innevamento.

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Quanto a Foppolo-Carona l’obiettivo principale a breve termine è arrivare alla prossima stagione con il comprensorio unico (anche se con più gestori e proprietari). «Stiamo lavorando affinché ciò avvenga - dicono il sindaco di Carona Aldo Ruffini e di Foppolo Gloria Carletti-. I gestori dei due comprensori saranno chiamati a trovare un accordo». Probabilmente si andrà verso un rilascio delle autorizzazioni d’uso degli impianti proprio a condizione che il comprensorio sia con skipass unico.

In prospettiva, invece, sul tavolo di Foppolo-Carona c’è il grande progetto di sviluppo che vede impegnata la Devil Peak di Giacomo Martignon e la Sacif di Marco Calvetti: un comprensorio più che raddoppiato, con 21 piste (50 se si considerano le combinazioni), quattro nuove seggiovie, piste lunghe oltre quattro chilometri (fino al paese basso) e lo sfruttamento dell’area del Convento. Un investimento di circa dieci milioni di euro dal 2023 al 2026.«A settembre - spiega Martignon - presenteremo tutti i progetti definitivi. I lavori dalla prossima primavera».

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In pista, dopo la chiusura del 2017, è tornato anche San Simone di Valleve, grazie all’iniziativa del sindaco Gianfranco Lazzarini. Raggiunto l’accordo con la proprietà (la società di Gianfranco Quarti) il primo step dovrebbe essere per la prossima stagione il riavvio delle seggiovie. Poi la riqualificazione anche urbana (parcheggi e servizi) di tutto il comprensorio, per il quale è stato contattato un architetto di fama. Due milioni di euro i fondi previsti dalla Regione.

Sul monte Pora, la società Sirta lavora invece al potenziamento dell’innevamento programmato che consentirà di coprire anche le piste del Magnolini e di Cima Pora di destra (panoramica). Dal prossimo inverno sarà aperto il rifugio Pian de la Palù (in gestione da luglio ad Irta). Tra chi mira a potenziarsi, anche Piazzatorre, dove gli impianti e il rifugio Gremei in Torcola Vaga sono del Comune. «Dal 20 agosto inizieremo i lavori per il bacino che ci consentirà di fornire di innevamento programmato la pista panoramica. Sarà pronto per la prossima stagione. Quanto al comprensorio di Torcola Soliva stiamo valutando un piano complessivo di rilancio insieme alla Regione. Ma servono finanziatori».

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