Addio a Edo: una vita contro le barriere e le ingiustizie

Il lutto. Fondò il Comitato per l’abolizione delle barriere architettoniche. In prima fila per le lotte sociali. Venerdì l’ultimo saluto a Entratico.

Si è spento mercoledì 24 agosto mattina a 63 anni Edoardo Facchinetti, per tutti Edo, una vita dedicata alle battaglie sociali. Fratello di don Giacomo Facchinetti, Edo si è impegnato in particolar modo nella campagna contro le barriere architettoniche. Per alcuni problemi respiratori era ricoverato da un paio di settimane all’ospedale Bolognini di Seriate.

Classe 1959, si è confrontato sin da piccolo con la disabilità ed è stato ospitato in diversi istituti, l’ultimo a Torre Boldone. All’inizio degli Anni Ottanta è tornato a casa insieme alla mamma e al fratello. È stato tra le prime persone disabili a frequentare la scuola superiore ad Albino e l’università, conseguendo il diploma di assistente sociale. Nel 1986 è stato tra i fondatori del Comitato per l’abolizione delle barriere architettoniche, del quale è stato anche presidente, mentre nel 1994 è stato candidato in Parlamento nella lista dei Verdi e ha lavorato all’ufficio Diritti della Cgil.

«Edo è sempre stato molto attivo e impegnato, tanto da avere contatti stretti con don Luigi Ciotti e con la compianta Lidia Menapace – ricorda l’amico Rocco Artifoni, vicepresidente del Comitato provinciale bergamasco per l’abolizione delle barriere architettoniche –. Grazie alla sua empatia e alla voglia di relazionarsi aveva tanti amici. Sempre attento agli ultimi, ha ricoperto anche la carica di presidente della cooperativa sociale Paese. Ha sempre accettato i suoi limiti, preoccupandosi molto di più dei problemi che riguardavano gli altri. Tutti abbiamo ammirato il suo impegno, la sua attenzione e l’indignazione verso le ingiustizie – conclude Rocco Artifoni –. In una delle nostre ultime cene mi ha confidato di essere contento per aver trascorso una vita intensa e felice. In realtà è proprio Edo che, tra mille difficoltà, ci ha insegnato a vivere come un vero maestro».

Anche Rifondazione Comunista ha partecipato al lutto per la scomparsa di Edo Facchinetti, «una persona che da portatore d’handicap ha cercato di cambiare il mondo, di renderlo più umano e a misura di tutti – commenta Marco Sironi, a nome della federazione di Bergamo e del circolo della Val Cavallina di Rifondazione Comunista –. Attivo per anni nel direttivo provinciale della Uildm, con Giovanni Mazzola, scomparso dal 2010, Edo è stato tra i fondatori del Circolo di Rifondazione della Valcavallina, nonché membro del Comitato politico provinciale e responsabile della commissione Salute del Prc – prosegueSironi –. Da sempre iscritto all’Anpi, ha partecipato a tutte le battaglie antifasciste così come a quelle antirazziste e per la pace». I funerali di Edo Facchinetti, che lascia il fratello don Giacomo, si svolgeranno domani alle 15 nella chiesa parrocchiale di Entratico.

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