Dopo la sparatoria di Albano è caccia all’uomo: un ferito grave

Sabato notte in un ristorante dove erano riuniti una trentina di indiani: si pensa a un regolamento di conti. Operato un 35enne colpito da un colpo di pistola.

Prima la lite e poi gli spari – pare tre – esplosi nel cortile di un ristorante indiano alla periferia di Albano Sant’Alessandro. Un trentacinquenne è rimasto gravemente ferito e dall’altra notte è in corso una caccia all’uomo che ha premuto il grilletto.

La ricostruzione della sparatoria

Tutto è accaduto sabato notte: nel ristorante si stava svolgendo una festa a cui hanno partecipato trenta cittadini dell’India residenti nel nostro Paese e provenienti da varie zone del Nord Italia. L’episodio ha i contorni di un regolamento di conti che è degenerato in sparatoria. In quale ambito lo stanno cercando di capire i carabinieri.

«Sono stati esplosi una decina di colpi, c’era il panico generale. La gente cercava di mettersi in salvo e poi c’è stato il fuggi fuggi», ha raccontato un testimone. Sul posto, sul pavimento del cortile, gli inquirenti non hanno trovato i bossoli (presumibilmente i colpi sono stati esplosi da una pistola a tamburo di tipo revolver, ndr), ma tanti frammenti di bottiglie di vetro.

Il ferito è sotto osservazione

Il ferito, 35 anni, residente a Bagnolo Cremasco, è stato raggiunto al petto, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Ricoverato d’urgenza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ieri mattina è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la rimozione del proiettile. Le sue condizioni sono serie e resta sotto osservazione del personale medico. Intanto vanno avanti le indagini dei carabinieri per ricostruire la dinamica e le cause che hanno scatenato il violento confronto. Oltre a cercare di rintracciare chi ha sparato. Nella nottata sono stati sentiti tutti i testimoni, una trentina di indiani che erano presenti al momento della sparatoria.

Urla e botte

Il fatto è accaduto verso la mezzanotte all’interno del locale di via Tonale, sul confine con Pedrengo, in una zona industriale e commerciale lontana dalle abitazioni. Anche il titolare, un giovane imprenditore indiano che si è detto estraneo ai fatti, è stato sentito dagli inquirenti. Sabato notte ha riferito: «È successo tutto fuori dal mio ristorante, ho sentito le urla e sono volate botte».

Il testimone: «Ecco cosa è successo»

Tra i tanti indiani che hanno partecipato alla festa, c’era un giovane di Martinengo, che ha raccontato: «Era in corso una festa perché un nostro amico, un giovane indiano di Reggio Emilia, è diventato papà: la festa era iniziata alle 18. Ci siamo ritrovati qui perché la maggior parte dei suoi amici è di questa zona. Stavamo mangiando e festeggiando. In quel momento nel locale c’era una cinquantina di persone. Noi eravamo in trenta. A un certo punto un uomo, anche lui indiano, è entrato nel locale e si è rivolto a un invitato, dicendogli che gliel’avrebbe fatta pagare. Non sappiamo per quale motivo».

L’atmosfera della festa è svanita in un attimo e la serata conviviale è stata attraversata dalla tensione di un confronto che è degenerato nel caos. «Di lì a poco sono entrate altre persone – continua il testimone – e qualcuno ha sparato, sono partiti dei colpi di pistola. Alcuni hanno raggiunto il pavimento, uno ha colpito un nostro amico di Crema». Secondo gli inquirenti l’unico colpo certo è quello che ha raggiunto e ferito il trentacinquenne ora in ospedale. Ma ne sarebbero stati esplosi almeno altri due. Nessun altro è rimato ferito. Nella concitazione, tra rumori e vetri rotti, i presenti potrebbero aver avuto l’impressine di aver sentito un numero maggiore di spari: di qui la testimonianza di chi ha parlato anche di dieci colpi di pistola. Si fa strada l’ipotesi di un blitz punitivo che, per le modalità, avrebbe potuto avere conseguenze peggiori, vista la presenza di tante persone nel locale.

Immediato è stato l’allarme al 112 per soccorre il ferito. «Abbiamo atteso alcuni minuti e l’ambulanza non era ancora arrivata – prosegue nella ricostruzione il testimone –: allora un nostro amico ha caricato sull’auto il ferito e ha deciso di portarlo subito verso Seriate, all’ospedale più vicino».

In auto all’ospedale

Nella corsa verso la struttura sanitaria, l’auto ha incrociato un’ambulanza che si stava dirigendo proprio verso il ristorante indiano di Albano. «Ci siamo fermati e abbiamo chiesto aiuto al personale dell’ambulanza: il ferito era cosciente ma stava perdendo tantissimo sangue», aggiungono gli amici che hanno partecipato alla festa. L’auto si è fermata poco dopo il cavalcavia dell’Iper di Seriate, nei paraggi del parcheggio di una discoteca e di un’area commerciale. Qui sono giunti altri mezzi del 118 e numerose pattuglie di carabinieri. Il ferito è stato medicato sul posto e trasportato al Papa Giovanni. Al vaglio anche i filmati della videosorveglianza della zona per raccogliere elementi utili a identificare gli autori dell’aggressione.

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