Trascinato da un rullo trasportatore, Mohssine Ghouati muore a 27 anni

LA TRAGEDIA. Infortunio mortale alla «Montello spa»: vittima un giovane che viveva a Pian Camuno. Manutentore di una ditta esterna. Il cordoglio dell’azienda: vicini alla famiglia. Le sigle Cgil: pretendiamo sicurezza, proclamato uno sciopero.

Un infortunio mortale sul lavoro è accaduto nel tardo pomeriggio di mercoledì a Montello. Poco dopo le 17.30 un operaio di 27 anni, Mohssine Ghouati, originario del Marocco e domiciliato a Pian Camuno, nella Bassa Val Camonica, ha perso la vita all’interno dello stabilimento della «Montello Spa», azienda specializzata nel recupero e nel riciclo dei rifiuti, in via Filzi, nella zona industriale del paese.

La dinamica dell’incidente mortale

Il giovane lavorava come dipendente per una ditta esterna che da anni si occupa della manutenzione dell’impianto. È rimasto schiacciato mentre effettuava un intervento tecnico su un nastro trasportatore all’interno dello stabilimento. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento da parte di Ats e carabinieri.

Secondo una prima ricostruzione, non ci sarebbero testimoni diretti. Stando alle informazioni raccolte mercoledì sera, Mohssine sarebbe sceso in una buca di alimentazione delle linee di riciclo, dove viene caricata la plastica prima di essere avviata al trattamento, e si sarebbe avvicinato a un rullo che lo ha trascinato, provocandogli traumi che si sono rivelati fatali. Il personale dell’azienda ha immediatamente allertato il 112 e attivato la macchina dei soccorsi.

Sul posto sono intervenuti un’automedica da Bergamo e un’ambulanza della Croce Verde di Brusaporto. Gli operatori sanitari hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma il giovane non ha mai ripreso conoscenza. I tecnici dell’Ats, del dipartimento Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, e i carabinieri della stazione di Calcinate stanno acquisendo documenti e testimonianze per ricostruire con precisione l’accaduto e stabilire le cause esatte dell’incidente.

Chi era Mohssine Ghouati

Nel frattempo, davanti allo stabilimento, si sono riuniti alcuni parenti e connazionali, scossi dalla tragedia. Tra loro il cugino Mourad, ventenne, che faticava a trattenere la commozione: «Mohssine era un bravo ragazzo, un lavoratore serio. Era venuto in Italia sette-otto anni fa per costruirsi un futuro. Da un anno era sposato e solo due settimane fa sua moglie era riuscita finalmente a raggiungerlo dal Marocco». Mourad ha osservato a lungo lo stabilimento, ancora presidiato dalle forze dell’ordine e dal personale Ats: «Il corpo è ancora lì dentro, non sappiamo di preciso cosa sia successo. Appena ci hanno avvisato siamo corsi qui».

La nota di cordoglio dell’azienda

In serata la direzione della «Montello Spa» ha diffuso una nota di cordoglio: «Siamo profondamente colpiti e sgomenti per quanto accaduto al lavoratore e siamo vicini alla sua famiglia. Stiamo collaborando con le autorità per svolgere le più opportune verifiche ai fini di determinare cause e circostanze del tragico accaduto che ha coinvolto il dipendente di una società che da anni svolge attività di manutenzione all’interno del nostro stabilimento. Costernati, rinnoviamo la vicinanza alle persone colpite da questo lutto».

Il giovane, nativo di un paese vicino a Casablanca, era sposato da un anno e non aveva figli. I suoi genitori, residenti a Napoli, raggiungeranno la provincia nelle prossime ore. La famiglia valuterà se riportare la salma in Marocco o procedere con una sepoltura in Italia, dove Mohssine aveva vissuto gli ultimi anni e aveva appena ricomposto il suo nucleo familiare.

Già nella serata di mercoledì si è svolto un presidio di Fiom, Filt, Filctem e Nidil Cgil davanti ai cancelli dello stabilimento e ha indetto uno sciopero del turno notturno. «Un giovane lavoratore ha perso la vita mentre stava facendo manutenzione all’interno della Montello. E nonostante questo, l’azienda non ha interrotto la produzione, proseguendo l’attività come se nulla fosse». Così, in una nota, Fiom, Filt, Filctem e Nidil CGIL Bergamo, che si dicono «profondamente indignati e sconcertati di fronte a un atteggiamento che manca di rispetto verso la vita di una persona e verso tutte le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno entrano in quello stabilimento». La Cgil ha dichiarato sciopero immediato per il turno di notte.

La Montello ha poi fermato una parte della produzione, ma non quella che riteneva essenziale per non interrompere il servizio pubblico. I sindacati hanno comunque confermato lo sciopero del turno di notte e ha annunciato due assemblee per giovedì mattina. «Perché una morte sul lavoro non può essere trattata come un fatto ordinario - dicono i sindacati -. Serve fermarsi, capire, pretendere responsabilità e sicurezza reali».

© RIPRODUZIONE RISERVATA