
Cronaca / Valle di Scalve
Giovedì 24 Luglio 2025
Comprensorio Colere-Lizzola: Comuni chiamati a decidere
IL PROGETTO. Settimana prossima Consigli comunali e Comunità montana si esprimeranno sull’ipotesi di un’unica stazione. «Siamo a un bivio».
Colere
Si avvicinano giorni decisivi per l’iter autorizzativo del comprensorio Colere-Lizzola: il progetto che potrebbe far nascere un’unica stazione sciistica, da 50 chilometri di piste, grazie al collegamento tra le due valli garantito da un tunnel sotto il Pizzo di Petto, nel giro di pochi giorni arriverà nei Consigli comunali di Colere e Valbondione, oltre che nell’assemblea della Comunità montana Valle Seriana.
Dopo mesi di incontri e telefonate tra gli esponenti della società Rs Impianti (che due anni fa ha realizzato il rifacimento degli impianti di Colere e ora vorrebbe collegarli con Lizzola) e gli amministratori locali (in primis i tre sindaci di Valbondione, Colere e Vilminore), segnati anche da momenti di tensione, ora la questione arriva nelle sedi ufficiali.
I Consigli comunali
A Colere il Consiglio comunale si riunirà martedì, alle 20,30: tra i punti all’ordine del giorno il parere in merito alla proposta di estensione della concessione del febbraio 2023, presentata dalla società RsI il 14 novembre dello scorso anno. Il punto figurava già all’ordine del Consiglio comunale convocato per il 27 giugno, poi annullato il giorno stesso in attesa dell’incontro del 1° luglio tra sindaci e società, un appuntamento che avrebbe dovuto essere risolutivo e si è concluso, invece, in un nulla di fatto, ovvero con i sindaci che hanno ribadito la loro posizione favorevole al progetto ma anche la necessità di limare alcune questioni tecniche.
Poi a Colere, il 7 luglio scorso, è stata presentata anche una richiesta, firmata da oltre 130 elettori, che impegnava il Comune a esprimersi entro due mesi sull’estensione della concessione: la risposta del Comune alla richiesta arriverà nella seduta di martedì prossimo. Il giorno successivo - mercoledì 30 - alle 17,45 - il progetto del comprensorio arriverà nell’assemblea della Comunità montana Valle Seriana, che voterà un «atto di indirizzo».
Il dibattito
«Mi sono mosso portando la questione al direttivo della Comunità montana, che si è detto favorevole al comprensorio e ha voluto portare l’approvazione in assemblea - spiega il sindaco di Valbondione, Walter Semperboni, sostenitore della prima ora del progetto -. Ci stiamo attivando perché si riesca a partire: se ne parla dagli Anni Cinquanta. Ora siamo di fronte a un bivio perché nel 2028, senza il comprensorio, gli impianti di Lizzola chiuderanno. E nel frattempo la Regione ha stanziato risorse importanti per Piazzatorre: noi non possiamo restare indietro».
Prima che in Comunità montana, anche il Comune di Valbondione si esprimerà sul progetto: «Convocherò un Consiglio comunale nei prossimi giorni, prima di mercoledì 30, per discutere la mozione in cui la minoranza ci ha chiesto di esprimere la pubblica utilità al progetto», conferma Semperboni.
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