Caccia ai vandali degli alberi, telecamere al vaglio: «Sarete individuati, costituitevi»

Curno e Treviolo, indagano carabinieri e polizia locale. Le piante tranciate con una motosega sabato notte. Gandolfi: gesto intollerabile, i responsabili vanno puniti. Gamba: «Presentatevi spontaneamente alla caserma dei carabinieri, perché comunque sarete rintracciati, dato l’alto numero di telecamere in zona e i testimoni».

C’è ancora incredulità e sgomento nelle comunità di Treviolo e Curno per il gesto sconsiderato che ha visto protagonisti vandali che nella notte tra sabato 25 e domenica 26 sono entrati in azione armati di una motosega con cui hanno abbattuto sei alberi tra Curno e Treviolo . Il raid, in piena notte, è stato compiuto sotto lo sguardo di alcuni passanti, per lo più giovani, che si trovavano nell’area dell’Uci Cinemas di Curno e che hanno filmato in parte quanto accaduto. Purtroppo, come spesso accade, invece di avvisare carabinieri e forze dell’ordine, che avrebbero potuto intervenite fermando gli autori di questo atto vandalico, le persone si sono limitate a postare il tutto suoi social network, dove in breve tempo le immagini degli alberi tagliati sono diventate virali. Purtroppo da questi fotogrammi non è stato possibile riconoscere gli autori del gesto. I vandali, inoltre, dopo aver compiuto il raid a Curno, si sono spostati anche nel vicino parco Caglioni, che si trova in località Roncola di Treviolo. Qui, con lo stesso modus operandi, i teppisti hanno troncato a metà tre piante presenti nel polmone verde cittadino per poi dileguarsi. Sul fatto hanno iniziato a indagare sia la polizia locale di Treviolo sia i carabinieri di Curno, che stanno che stanno visionando le immagini delle telecamere presenti nell’area commerciale di Curno e di quelle al centro sportivo della Roncola.

«Attorno alle tre e mezza di notte ho sentito un po’ di trambusto – dichiara un residente, che ha preferito rimanere anonimo –, pensavo che magari fosse qualche ragazzino che si stava divertendo, invece a quanto pare era molto peggio. Purtroppo non sono stato in grado di vedere chi ha compiuto il gesto, ricordo però di una macchina non ben definita che è sfrecciata via a tutto gas poco dopo».

Al momento risultano ignote le motivazioni del gesto, che non sembrano però essere di natura intimidatoria né una ritorsione verso residenti o gestori di attività commerciali presenti nelle due aree interessate. «Si tratta di un gesto senza senso – ha tuonato il sindaco di Treviolo, Pasquale Gandolfi – sia che sia stato commesso da persone adulte che da ragazzini si tratta comunque di una cosa intollerabile, soprattutto perchè c’erano persone che si aggiravano per i due paesi con una motosega in mano. Siamo assolutamente fiduciosi sul lavoro di indagine che stanno portando avanti le forze dell’ordine; chi ha commesso questo gesto deve essere individuato e punito. È una cosa inaccettabile». Nella mattinata di ieri al parco Caglioni di Treviolo sono intervenuti alcuni addetti ai lavori che hanno svolto dei sopralluoghi per valutare gli interventi e mettere in sicurezza l’area, mentre a Curno gli operai del Comune hanno rimosso i tronchi delle tre piante abbattute che giacevano nel parcheggio.

Il sindaco di Curno: «Presentatevi al più presto in caserma perché sarete comunque rintracciati»
«Quello che è successo la scorsa notte a Curno e Treviolo è un fatto di una gravità inaudita, che non possiamo tollerare. Tagliare degli alberi in piena notte, mettere a rischio l’incolumità dei cittadini, girare con una motosega per le strade sono azioni che sono penalmente perseguibili e forse chi le ha commesse non ha neppure idea a cosa sta andando incontro». Inizia così il post che il sindaco di Curno, Luisa Gamba, ha pubblicato ieri in mattinata sulla vicenda degli alberi abbattuti. «Il video e alcune testimonianze sono già nelle mani delle forze dell’ordine, che si stanno adoperando per rintracciare queste persone che hanno deciso di passare così la serata – continua –. Solo un consiglio, per chi ha commesso questi atti incresciosi: presentatevi spontaneamente alla caserma dei carabinieri, il prima possibile, perché comunque sarete rintracciati, dato l’alto numero di telecamere in zona e i testimoni presenti. Presentatevi perché nella vita si commettono sbagli, anche gravi come questo, ma dobbiamo prenderci le nostre responsabilità. La mia, come sindaco, sarà quella di aiutare gli inquirenti a rintracciare e punire questi delinquenti».

È stato proprio il primo cittadino di Curno ad allertare i militari dell’Arma: «Mi è stato girato sul telefonino il video che c’era sui social e ho chiamato subito il comandante dei carabinieri». Solo più tardi sono arrivate le denunce dei privati: la proprietà, infatti, non è pubblica: l’edificio che ospita le attività artigianali appartiene a privati.

© RIPRODUZIONE RISERVATA