Accoltellamento a Oneta, arrestato 49enne

IL CASO. Dopo la violenta lite, è stato arrestato l’aggressore di mercoledì sera a Oneta.

Oneta

Nella tarda serata i carabinieri della Compagnia di Clusone hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di lesioni personali gravissime un uomo di 49 anni di origini marocchine, con precedenti penali, residente a Oneta, in quanto ritenuto responsabile dell’accoltellamento di un suo connazionale di 21 anni, operaio, gravato da precedenti di polizia.

Secondo quanto accertato dai militari i due uomini avevano litigato per futili motivi. L’arrestato ha impugnato un coltello e ha colpito il giovane amico: infatti, dagli accertamenti, è emerso che la vittima la serata del 18 novembre scorso era stata ospitata all’interno dell’abitazione del suo aggressore con il quale, verso le ore 22, aveva avuto un diverbio determinato dal comportamento aggressivo del 49enne dovuto ad abuso di alcolici: nel tentativo di allontanarsi dall’abitazione, la vittima veniva minacciata e successivamente aggredita con un coltello da cucina.

Ferito al braccio ed al costato il 21enne riusciva a sfuggire all’aggressore calandosi dal balcone dell’abitazione ed a chiedere l’intervento dei militari dell’Arma attraverso il 112.

I militari del Nucleo Radiomobile raggiungevano rapidamente il luogo segnalato e, cinturata l’area con l’ausilio di altre pattuglie coordinate dalla Compagnia Carabinieri di Clusone, permettevano ai sanitari del 118 di prestare le prime cure in totale sicurezza.

Successivamente nonostante alcuni vani tentativi di mediazione con l’arrestato, che si era barricato in casa, si rivelava propizio l’intervento di una squadra del Vigili del Fuoco di Clusone, che riusciva ad aprire la porta d’ingresso, permettendo ai militari di bloccare il soggetto. La vittima, visibilmente sanguinante, dopo le prime cure veniva trasportata all’ospedale Piario in prognosi riservata, mentre nel proseguo dell’ispezione eseguita all’interno dell’appartamento, celato sotto il letto, veniva recuperato il coltello intriso ancora di sangue.

I fatti venivano prontamente riportati al P.M. della Procura di Bergamo, che ne disponeva l’associazione in Carcere, in attesa dell’udienza di convalida.
Tanto si comunica per la rilevanza pubblica dell’informazione, segnalando che il fascicolo versa nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato sussiste la presunzione di non colpevolezza sino all’eventuale condanna definitiva.

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