I trenta giovani costruttori di pace con azioni concrete

La 5ª edizione. Al Gruppo Sermig Bergamo il premio «Volontariato giovanile». Gli aiuti inviati in Ucraina: «Cerchiamo uno spazio per tutte le nostre attività».

Anche i giovani fanno volontariato e lo fanno con impegno e costanza. A dimostrarlo è il Gruppo Sermig Bergamo che lo scorso 5 dicembre si è aggiudicato la vittoria per la categoria «Volontariato giovanile» della 5ª edizione del Premio Bergamo Terra del Volontariato promosso da Csv Bergamo, Fondazione della Comunità Bergamasca, L’Eco di Bergamo e Provincia. La giuria ha scelto di premiare il Gruppo perché «In un periodo storico in cui la pace tra le nazioni sembra essere sempre più fragile, segnato non solo dalla guerra in Ucraina ma anche dal conflitto israelo-palestinese, la giuria ha scelto di premiare nella categoria “Volontariato giovanile” un gruppo di giovani che si impegna da anni nella promozione della cultura della pace attraverso azioni concrete. Per tutto il 2023 il gruppo ha, infatti, lavorato per la raccolta e l’invio di beni di prima necessità in Ucraina in stretta sinergia con la Provincia, mantenendo uno sguardo sul conflitto anche quando l’attenzione mediatica è calata e dimostrando grande disponibilità oltre che costanza. Il gruppo è un esempio di come i giovani possano essere protagonisti della solidarietà in modo concreto».

Il gruppo è formato da una trentina di giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni, legati da una profonda amicizia al Sermig-Arsenale della Pace di Torino: dopo il loro incontro con l’organizzazione torinese hanno scelto di impegnarsi anche sul territorio bergamasco per aiutare quei luoghi del mondo più in difficoltà. Con lo scoppio dell’emergenza Ucraina nel febbraio 2022, i giovani del Sermig di Bergamo hanno prontamente iniziato ad impegnarsi per raccogliere aiuti. «Siamo partiti subito con la raccolta e siamo stati poi coinvolti dalla Provincia in un progetto di coordinamento degli aiuti partecipato dal territorio – racconta Salvatore Giammarinaro, uno dei responsabili del Gruppo Sermig di Bergamo -. Insieme a noi sono stati coinvolti Confindustria Bergamo, Protezione Civile e Rotary Club. È stato abbastanza naturale proporci per l’attività di gestione del magazzino, smistamento dei beni e preparazione dei bancali da inviare perché avevamo già iniziato questa attività di raccolta per l’Ucraina ma anche perché in passato abbiamo svolto queste attività per altre emergenze».

Le spedizioni anche nel 2023

Tutti gli aiuti sono stati convogliati all’ex Palazanica messo a disposizione dal Comune di Zanica che ha permesso al Gruppo di utilizzare lo spazio come punto di raccolta, magazzino e luogo di partenza delle spedizioni anche per il 2023. «È diventato uno dei primi hub bergamaschi per l’invio degli aiuti in Ucraina, con una catena di solidarietà che ha visto partecipare molti cittadini e attivare tanti volontari». Dal marzo 2022 e per tutto il 2023 sono state raccolte più di 100 tonnellate di materiali, inviati direttamente dall’hub di Zanica alla volta delle città Ucraine.

La gestione degli aiuti per l’Ucraina è stata l’occasione per attivare anche altri giovani oltre a quelli che già partecipano alla vita del gruppo: sono, infatti, state coinvolte più di 100 realtà tra scuole, gruppi parrocchiali, gruppi scout ma anche protezioni civili, alpini e aziende. «Nel periodo più caldo ogni sera più di 50 volontari erano impegnati nel magazzino, molti di questi erano giovani. Abbiamo mosso tante persone, segno concreto di come il lavoro e il servizio siano uno strumento potente per educare. L’obiettivo finale è sempre quello di coinvolgere i giovani per renderli parte della bellezza del fare qualcosa di buono insieme».

La raccolta non si ferma

Il servizio dell’hub è rallentato ma non si è mai fermato: il gruppo sta continuando a raccogliere beni di prima necessità da destinare all’Ucraina nei supermercati e nelle scuole. «Continuiamo ad incontrarci tutte le settimane per lavorare alle spedizioni: dal mese di novembre l’hub al Palazanica ha chiuso, ma la raccolta prosegue all’interno delle realtà dove ci incontravamo già prima: l’oratorio di Boccaleone, la Fabbrica dei Sogni, la nostra sede di Bonate Sopra. Ora sogniamo di trovare uno spazio dove tutte le nostre attività possano trovare un’unica casa».

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