Addio Romano Belingheri: portò il metano a Colere e in tutta la Val di Scalve

Il lutto. L’ex sindaco si è spento improvvisamente a 81 anni. Molto attivo anche nel volontariato. «Rifiutò una mazzetta». Il primo cittadino attuale Bettineschi: «Una persona giusta».

È mancato improvvisamente nella mattinata di domenica 8 gennaio Romano Belingheri, 81 anni, ex sindaco di Colere. Molto noto in paese, Romano Belingheri aveva iniziato a lavorare giovanissimo come cavatore e poi, all’età di 17 anni, era emigrato in Francia, a Pontarlier, per lavorare come pacherista. Rientrato a Colere, si era dedicato ai diritti dei lavoratori, militando tra le fila della Cisl e in particolar modo nei settori dell’edilizia e delle pensioni. Belingheri è stato anche sindaco di Colere, dal 1985 al 1990, anni nei quali si è dedicato alle opere pubbliche e ai rapporti con le aziende del territorio e gli operai. Una passione per la cosa pubblica che ha trasmesso anche alla famiglia e in particolare al figlio Leandro, oggi vicesindaco di Colere.

Sindacato e volontariato

Terminato il suo mandato da primo cittadino, Belingheri tornò al lavoro in sindacato. Si occupò però anche della raccolta fondi per realizzare un monumento ai caduti sul lavoro, realizzato da Tomaso Pizio e tutt’ora posizionato di fronte al Cesulì, la chiesa storica di Colere. Il 16 luglio 2005 il sindacalista ha ottenuto un’onorificenza da parte di Papa Benedetto XVI, quella di Cavaliere dell’Ordine Equestre di San Silvestro. «Era impegnato anche nel mondo del volontariato – racconta Walter Belingheri, impiegato comunale nel periodo della sua amministrazione – ed era anche una persona molto interessata alle cose: leggeva tanto, scriveva molto. Scriveva di tutto, riflessioni sul nostro paese, sulla nostra gente. Tra le opere importanti che ha promosso nel corso del suo mandato c’è sicuramente stata la metanizzazione di Colere e della Valle di Scalve: il metano non arrivava in Valle in quel periodo e lui aveva contattato un’azienda per portarlo da Rovetta fin quassù. Era anche molto interessato nel seguire le esigenze della scuola».

Disse no ai tentativi di corruzione

Tra gli aggettivi che possono descrivere l’ex sindaco c’è sicuramente anche quello dell’onestà: «Ricordo che a un certo punto – conclude Belingheri - il Comune doveva comprare una scala per i loculi del cimitero. Lui chiamò una ditta a cui chiese un’offerta. Alla fine del colloquio era sconvolto: questa persona gli aveva lasciato intendere la possibilità di una mazzetta per ottenere la fornitura, perché tutti avrebbero fatto così. Mi disse che avrebbe comprato la scala, ma che non avrebbe preso mai dei soldi sottobanco».

Il ricordo di Bettineschi

«So che si dice sempre così quando qualcuno viene a mancare – lo ricorda il sindaco di Colere, Gabriele Bettineschi -, ma quello che posso dire io è che era una persona brava e buona. Una persona pacata, tranquilla. In campagna elettorale, prima della mia elezione, ero andato a trovarlo e ricordo che si raccomandò di fare sempre il sindaco per tutti, di mettere da parte le incomprensioni e le antipatie che pure potevano esserci. Lo ricordo come una persona giusta». Romano Belingheri lascia la moglie Laura e i figli Leandro, Daniela, Diego e Alfio. I funerali si terranno martedì 10 gennaio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Colere, partendo dall’abitazione in frazione Magnone, dove è stata allestita anche la camera ardente.

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