«Io artigiana, creatività per affrontare il Covid»
«Serve costruire, improvvisarsi non porta da nessuna parte, soprattutto ora che il Covid ha ridefinito ogni progetto, modificando le relazioni, rivalutando le priorità della vita».
Giornalista professionista, vivo a Bergamo con la mia famiglia. Amo scrivere storie che raccontino la vita delle persone e le loro emozioni. Caposervizio alla redazione Web de L'Eco di Bergamo, mi occupo soprattutto di Cronaca, Web e Social. Curo anche una pagina e una rubrica online sulla Moda made in Bergamo, mia grande passione.
«Serve costruire, improvvisarsi non porta da nessuna parte, soprattutto ora che il Covid ha ridefinito ogni progetto, modificando le relazioni, rivalutando le priorità della vita».
Sente il profumo dell’oceano vicino a casa e quando lavora e vede l’imponenza dei suoi alberi, che ogni giorno censisce e controlla, torna con la mente agli anni a Bergamo quando il sogno era solo quello di vivere in mezzo alla natura, lontano dal cemento e dall’asfalto. Luisa Galata ha 28 anni e di trasferirsi dall’altra parte del mondo, sette anni fa, neanche le veniva in mente. Cresciuta a Ber…
Nasce Miomojo, brand di borse in pelle di cactus e scarti di mela. A creare la linea una 40enne di Sarnico: «Per una moda vegan e sostenibile».
«Trenta anni fa, quando è nato il brand, mentre il mercato della moda era dominato dalle macchine, noi facevamo già tutto a mano». È nelle parole di Piero Cividini l’essenza di «#indossarearte», un progetto speciale che celebra l’alto artigianato italiano da cui prendono vita, da sempre, le collezioni del suo brand.
Di Treviolo, 50 anni, ha una malattia genetica che limita la sua autonomia, ma ha deciso di dare il suo contributo aiutando la Casa di Leo: «Per quanto ricevo e ho ricevuto dalla vita e dal prossimo».
Trasformare le reti da pesca in un prodotto da indossare. L’idea di Nina Co.
«Il made in Italy deve essere sempre la base per ripartire». Lo stilista bergamasco torna in passerella, ora online: l’eccellenza ci salverà.
Tre sontuosi abiti del Settecento, appartenuti a due dame particolarmente attente alla moda, entrano a far parte della collezione di Palazzo Morando, Museo del Costume Moda e Immagine di Milano.
Un guardaroba moderno, sostenibile, comodo e femminile. Due amiche - Cristina Parodi e Daniela Palazzi - e la base operativa a Bergamo. «Perchè i sogni devono essere più forti del Covid».
Nasce la collezione moda «The Angels of Bergamo», con l’obiettivo sia di contribuire a riattivare realtà produttive bergamasche, sia di sostenere la comunità con una donazione:
È dura accettarlo, perché per me essere d’aiuto agli altri è più importante che aiutare me stesso». Herbert Zambelli è un infermiere di Humanitas Gavazzeni, 45 anni di Cornale di Pradalunga.
Per Stefania Coffetti l’avventura umanitaria iniziata dall’incontro con un fotoreporter nel 2007.
Ilaria Salvi, da più di 10 anni vive tra Parigi e Reims. La svolta nella vita in Università a Bergamo con Castoldi. Ora insegna la nostra lingua nell’ateneo francese. La distanza non è mai stato un problema. In fondo la Francia è a poche ore di aereo e i voli low cost sono la normalità con Orio al Serio vicino e l’abitudine agli spostamenti per lavoro e piacere. Ma ora, in pochi mesi, tutto è cam…
Chiuso il negozio a Carobbio, Alessandra si è dedicata ai soccorsi: dal 2015 lavora al 118. «Le carezze sui monitor, paura ma anche tanta umanità».
A Scanzorosciate. Di stoffa cuciti a mano, sono in vendita per sostenere l’ospedale Papa Giovanni e ricordare il papà, Contardo Crotti, di Alzano.
Convertire la propria produzione per aiutare a fronteggiare l’emergenza coronavirus: Confezioni Tomè di Bagnatica, piccola azienda artigiana a conduzione familiare si è messa in gioco e ha rivoluzionato la sua attività.
C’è un’immagine che spiega tutto: Angelina, 7 anni, accovacciata ai piedi di Denis, 5 anni il prossimo 4 maggio. Gli sta sistemando le gambe perchè siano ben tenute dai fermi della sedia a rotelle.
La produzione è stata avviata lunedì mattina con un gruppo di 12 operaie e operai: «Li abbiamo chiamati su base volontaria, nessuno è obbligato a rientrare se non se la sente o ha bisogno di stare a casa per assistere i familiari».
Torna a Bergamo dopo sette anni a Trento e torna a casa, nel suo borgo, dove è cresciuta e in cui crede. Antonella Vecchi, in città la conoscono tutti come Leche, marchio nato nel 2007 quando la 40enne lo ha creato in una piccola sartoria di via Broseta.
C’è anche Bergamo sul palco dell’Ariston. Amadeus ha scelto infatti Bagutta per le sue camicie, sia quelle da smoking sia per i completi più informali che il conduttore indosserà nelle sue giornate sanremesi.
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