Cattolici democratici, il tempo della semina
ITALIA. Per capire il senso dell’iniziativa dei cattolici democratici, sabato a Milano, bisogna partire dalla Settimana sociale dei cattolici di luglio a Trieste.
ITALIA. Per capire il senso dell’iniziativa dei cattolici democratici, sabato a Milano, bisogna partire dalla Settimana sociale dei cattolici di luglio a Trieste.
MONDO. La scarcerazione dell’ingegnere Abedini – accusato di rifornire droni ai Guardiani della rivoluzione in Iran, organizzazione terroristica per l’America ma non per l’Italia e l’Unione europea – rientra nella facoltà del ministro della Giustizia Nordio di chiedere ai giudici di revocare la custodia cautelare, liberando l’iraniano nelle more dell’iter di estradizione.
ITALIA. La pace, il termine che tutto sovrasta, tanto più che ieri era la sua Giornata. Sergio Mattarella coglie l’attimo che può fuggire, ma che sembra affacciarsi e che in ogni caso va inseguito: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza».
LE MEMORIE. Lo storico direttore de «L’Eco di Bergamo» fu coinvolto nel dialogo fra le gerarchie ecclesiastiche e i vertici democristiani, impegnati nel processo di cambiamento che portò ai primi governi di centrosinistra.
MONDO. Sostiene Ursula von der Leyen che quello di mercoledì 27 novembre è stato «un bel giorno per l’Europa perché il voto mostra la tenuta del centro».
UE. La frattura rivela la distanza tra la forza personale e la scaltrezza negoziale della presidente e la fragilità della sua coalizione.
MONDO. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca pone una serie di incognite interne e globali, con effetti sul mondo che c’è e che verrà, ricordando però che gli americani non eleggono il «presidente del mondo», ma semplicemente il presidente che promuova i loro interessi.
UNIBG. L’economista Bugamelli, membro del cda della Banca mondiale, mercoledì 6 novembre in città per il via all’anno accademico. Il principale ente multilaterale per lo sviluppo opera dal 1944. In un anno finanziamenti per 120 miliardi di dollari. L’intervista su L’Eco del 5 novembre.
MONDO. Le elezioni di domani (5 novembre), il giorno più lungo d’America, parlano come sempre al mondo, ma questa volta di più. E parlano soprattutto a noi.
ITALIA. Matteo Salvini aveva bisogno di venire fra i suoi, nel «buen retiro» di Pontida, per confidarsi dei tormenti di questo periodo e ricevere solidarietà. Troppi guai e talora sulla graticola.
EUROPA. Ci mancava solo questa. All’indomani del Rapporto Draghi, una radicale sveglia per le istituzioni europee, ecco complicarsi la candidatura in pectore del ministro del Pnrr, Raffaele Fitto, a una delle 5 vice presidenze esecutive e a una delega di peso nella Commissione di Bruxelles.
IL COMMENTO. Restiamo con i piedi per terra, sembra dire il presidente Sergio Mattarella dal Forum Ambrosetti di Cernobbio. Fra realismo e sguardo inclusivo, indica tre piste.
MONDO. La speranza contro la rabbia. Barack Obama, con la moglie Michelle, ha riadattato il suo fortunato slogan restituendolo a favore di Kamala Harris, alla Convention democratica che si svolge nella sua Chicago: «Sì, lei può».
ITALIA. Che perda o meno, il trumpismo, inteso anche come contagiosa malattia senile della democrazia americana, cade in un periodo in cui le forze antisistema sono entrate nella fase 2 della loro tumultuosa esistenza pure in Europa dove, senza sfondare, hanno mantenuto la presa.
ITALIA. È stato, ancora una volta, un compendio di alto civismo il discorso di Sergio Mattarella, ieri alla cerimonia di consegna del «Ventaglio» da parte dell’Associazione stampa parlamentare.
MONDO. Parla anche a noi il risultato delle elezioni i Francia, con la sconfitta dell’estrema destra, dopo quello in Inghilterra che ha premiato i laburisti in formato riformista.
LA MEMORIA. IL 6 luglio del 1944 due gruppi di bombardieri alleati sganciarono 400 ordigni devastando la fabbrica, il villaggio industriale, Mariano, Sabbio e Sforzatica. I morti furono 280 perché non scattò l’allarme. Da allora cambiò tutto con i tedeschi.
MONDO. Calma e gesso: sono i ballottaggi di domenica prossima a decidere il futuro della Francia. Per ora sappiamo che il Rassemblement national di Marine Le Pen è il primo partito (con la contenuta soddisfazione di Giorgia Meloni perché è un assist per Salvini)
FRANCIA. All’indomani dello strappo di Giorgia Meloni a Bruxelles, la Francia va al voto in un clima di tensione: «Il Paese si gioca la pelle».
IL RITRATTO. È morto a 88 anni Luigi «Gino» Carrara, che diresse il giornale - dove lavorò per oltre 40 anni - dal 1989 al 1995. Visse gli anni d’oro al fianco di monsignor Spada. Non ha mai amato i riflettori, dedicò tutte le sue energie al lavoro. Sabato 29 giugno, alle 11, nella chiesa parrocchiale di Nembro l’ultimo saluto.
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