Sfida Usa, l’Ue fatica ad alzarsi in piedi
MONDO. Un’America aggressiva, un’Europa fino a ieri disarmata e che adesso, con Ursula von der Leyen, promette lo scatto di reni in quel «dobbiamo essere forti».
MONDO. Un’America aggressiva, un’Europa fino a ieri disarmata e che adesso, con Ursula von der Leyen, promette lo scatto di reni in quel «dobbiamo essere forti».
MONDO. Entrare nella testa di Trump è un esercizio un po’ arbitrario, considerando il carattere del personaggio: è però un tentativo per capire la natura dei nuovi poteri, nella stagione delle emozioni forti e del pensiero debole, che oggi orientano il sentimento dell’opinione pubblica.
ITALIA. Con il referendum del 2 giugno 1946 l’Italia ha scelto i valori di libertà, democrazia e pace, che sono alla base anche delle Forze Armate (cento le missioni internazionali di vario genere dei nostri soldati dal 1990). Il presidente Mattarella parla il linguaggio della storia per leggere il contesto globale segnato dal collasso della ragione.
ITALIA. Mentre in qualche parte del mondo si diffonde la dottrina della pace per fare business, il presidente Mattarella, a Torino, ha ricordato il valore umanistico del lavoro come aveva fatto in occasione del Primo Maggio:
MONDO. Si poteva fare di più e meglio? Forse. Dobbiamo essere soddisfatti? Gli aspetti positivi prevalgono su quelli negativi. Meglio dirlo subito: la festa dell’Europa che si celebra oggi, l’anniversario della Dichiarazione Schuman del 9 maggio 1950, dovrebbe essere motivo di orgoglio, non di risentimento.
ITALIA. Il 25 Aprile, ovvero la nostra libertà: concreta, non generica. Aldo Moro, esattamente 50 anni fa, definiva la Resistenza «lo scatto ribelle di un popolo oppresso, teso alla conquista della sua libertà».
ITALIA. La non-notizia della riconferma di Salvini a segretario della Lega chiude un congresso scontato (qui e quasi altrove), che non ha aggiunto nulla di creativo. E cioè il vicepremier e leader del secondo partito di governo (stando agli ultimi sondaggi) intende essere il miglior amico della peggior America.
ITALIA. Con la morte di Filippo Maria Pandolfi, scompare un Grande della politica bergamasca, e non solo. Probabilmente, senza nulla togliere agli altri, il più prestigioso, almeno della sua generazione.
ITALIA. Sono due le indicazioni politiche giunte dal maxi convegno «Innovare per tornare a crescere» di sabato 22 febbraio al Kilometro Rosso, su iniziativa di Energia popolare, area riformista del Pd (gli europarlamentari Stefano Bonaccini e Giorgio Gori).
MONDO. «Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale»: così Sergio Mattarella in visita in Montenegro, rispondendo alle domande dei giornalisti e senza riferimenti a personaggi della nomenclatura russa, ha riaffermato la posizione dell’Italia «nitida, limpida, chiarissima» rispetto alla guerra in Ucraina in corso da tre anni.
ITALIA. Per capire il senso dell’iniziativa dei cattolici democratici, sabato a Milano, bisogna partire dalla Settimana sociale dei cattolici di luglio a Trieste.
MONDO. La scarcerazione dell’ingegnere Abedini – accusato di rifornire droni ai Guardiani della rivoluzione in Iran, organizzazione terroristica per l’America ma non per l’Italia e l’Unione europea – rientra nella facoltà del ministro della Giustizia Nordio di chiedere ai giudici di revocare la custodia cautelare, liberando l’iraniano nelle more dell’iter di estradizione.
ITALIA. La pace, il termine che tutto sovrasta, tanto più che ieri era la sua Giornata. Sergio Mattarella coglie l’attimo che può fuggire, ma che sembra affacciarsi e che in ogni caso va inseguito: «Mai come adesso la pace grida la sua urgenza».
LE MEMORIE. Lo storico direttore de «L’Eco di Bergamo» fu coinvolto nel dialogo fra le gerarchie ecclesiastiche e i vertici democristiani, impegnati nel processo di cambiamento che portò ai primi governi di centrosinistra.
MONDO. Sostiene Ursula von der Leyen che quello di mercoledì 27 novembre è stato «un bel giorno per l’Europa perché il voto mostra la tenuta del centro».
UE. La frattura rivela la distanza tra la forza personale e la scaltrezza negoziale della presidente e la fragilità della sua coalizione.
MONDO. Il ritorno di Trump alla Casa Bianca pone una serie di incognite interne e globali, con effetti sul mondo che c’è e che verrà, ricordando però che gli americani non eleggono il «presidente del mondo», ma semplicemente il presidente che promuova i loro interessi.
UNIBG. L’economista Bugamelli, membro del cda della Banca mondiale, mercoledì 6 novembre in città per il via all’anno accademico. Il principale ente multilaterale per lo sviluppo opera dal 1944. In un anno finanziamenti per 120 miliardi di dollari. L’intervista su L’Eco del 5 novembre.
MONDO. Le elezioni di domani (5 novembre), il giorno più lungo d’America, parlano come sempre al mondo, ma questa volta di più. E parlano soprattutto a noi.
ITALIA. Matteo Salvini aveva bisogno di venire fra i suoi, nel «buen retiro» di Pontida, per confidarsi dei tormenti di questo periodo e ricevere solidarietà. Troppi guai e talora sulla graticola.
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