Le ambiguità inaccettabili del club dei filo Putin
ITALIA. Il club italiano filo Putin in questi anni è passato dalla bizzarria eccentrica al genere di consumo alternativo: minoritario, ma sempre disponibile al supermarket oltranzista.
ITALIA. Il club italiano filo Putin in questi anni è passato dalla bizzarria eccentrica al genere di consumo alternativo: minoritario, ma sempre disponibile al supermarket oltranzista.
MONDO. Ancora non ci siamo. Prima o poi il «momento Europa» arriverà e si tratta di sottrarre il senso del voto per l’Europarlamento alla cronaca spicciola e restituirgli il peso che merita.
IL LIBRO. Curato da Stefano Paleari e Francesco Brioschi una serie di idee per rendere il Paese attrattivo. La fuga dei cervelli: 94mila nel 2021. La ricchezza degli italiani nei paradisi fiscali vale 197 miliardi di euro.
ITALIA. Con l’Election day (accorpamento del voto alle Europee con quello delle Amministrative e Regionali l’8-9 giugno) si apre formalmente la maratona elettorale in un Paese che in realtà è già in perenne campagna.
ITALIA. C’è chi ha letto il discorso del presidente Mattarella come l’amara denuncia dei mali che ci affliggono. Ma, secondo noi, proprio questa manifesta preoccupazione ha evidenziato la capacità ricostruttrice dell’arbitro del Colle.
IL RICORDO. Tutto ciò che è francese rappresentava, se così si può dire, il luogo dell’anima intellettuale di Marco, il perimetro degli affetti e il crocevia di una sensibilità accattivante.
MONDO. Il modo per rendere visibile il lascito di Jacques Delors, uno dei padri dell’euro, è procedere nell’integrazione politica del vecchio continente: più condivisione, meno egoismi.
ESTERI. L’Europa poteva scegliere se inviare un messaggio di determinazione o di stanchezza. Ha deciso per il primo, battendo così un buon colpo: l’apertura dei negoziati di adesione di Ucraina e Moldavia all’Unione europea, più la Georgia con lo status di candidato e una prospettiva aperta per la Bosnia.
ESTERI. La notizia della sconfitta dell’Italia per Expo 2030 è durata lo spazio di un mattino. Forse per carità di patria o perché premono altri problemi.
L’ANALISI. Piccoli passi individuali, ma insufficienti a dire che l’Europa c’è. Gaza brucia e l’istituzione Unione europea ha il profilo basso nel cortile di casa, quel Mediterraneo allargato dove si gioca tanta parte degli interessi e del nostro futuro.
MONDO. La volta in cui israeliani e palestinesi hanno trovato un’intesa è avvenuto quando i presidenti americani sono scesi in campo mettendoci la faccia, con la loro forza moderatrice per disarmare gli opposti estremismi.
MONDO. Prima il Covid, poi la guerra ai confini dell’Europa, adesso l’esplosione della violenza in Medio Oriente, il conflitto più antico e intrattabile che abbiamo ai nostri confini meridionali.
MONDO. Zelensky, con la visita alla sede Nato, ha voluto assicurarsi l’appoggio degli alleati nelle ore in cui Hamas ha scatenato il conflitto contro Israele.
LE ISTITUZIONI. Con Giorgio Napolitano scompare uno degli ultimi illustri politici di quella generazione che ha attraversato, con passione civile e pagando i costi delle proprie idee, le tragedie del Novecento e che ha costruito la Prima Repubblica, oggi riletta attraverso una silenziosa rivalutazione.
ITALIA. Nel derby delle due destre in ruvida competizione, Lampedusa oscura Pontida. È stato il giorno della diplomazia europea nell’isola, al centro della massiccia crescita dei flussi migratori di questi giorni.
ITALIA. Il raduno leghista di domenica a Pontida, con il plateale invito di Salvini a Marine Le Pen, si fa controverso e diventa il punto di partenza della maratona elettorale per le Europee del prossimo giugno.
ITALIA. Quel che balza all’occhio è lo scarto fra il dinamismo di Giorgia Meloni sullo scacchiere internazionale e le fatiche paralizzanti del governo sul fronte interno, per quanto siano due facce della stessa medaglia.
MONDO. Giorgia Meloni può ritenersi soddisfatta dell’incontro con Biden per via di quella «relazione speciale» che un anno fa non era scontata fra il presidente democratico e la premier italiana che allora strizzava l’occhio all’America di Trump.
ESTERI. La Francia, con le periferie messe a ferro e fuoco, rischia di tradursi nella grande opportunità che Marine Le Pen insegue da anni e questa polveriera indebolisce ulteriormente il discusso Macron, che guida il fronte europeo ostile alla destra radicale.
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