Vendono case inesistenti a Sharm
Denunciati cinque truffatori

Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri di Campli (Teramo) con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Tra questi anche un 42enne di Palosco. L'organizzazione, che aveva la propria sede a Campli, vendeva appartamenti mai costruiti a Sharm el Sheik ad ignari acquirenti del Teramano, ma anche residenti nelle Marche, in Emilia Romagna, Lombardia e all'estero.

Il giro d'affari stimato è di 750mila euro. Finora sono 34 le persone truffate che avevano versato la caparra (si tratta di avvocati, imprenditori e liberi professionisti facoltosi) ma i carabinieri di Campli sono convinti che le vittime del raggiro siano molte di più. C'è addirittura il caso di una pensionata che, allettata dall'offerta immobiliare pubblicizzata su varie riviste a tiratura regionale e su internet (mediamente un appartamento a Sharm veniva proposto a circa 80mila euro) ha venduto la propria abitazione ipotecando la sua pensione, per acquistare due appartamenti nel Mar Rosso. Ora è senza casa.

Ogni componente della banda aveva un ruolo ben preciso: c'è chi si occupava di realizzare brochure, chi contattava i clienti e chi faceva da guida a Sharm per far visitare il cantiere in costruzione. L'indagine dei carabinieri è scattata a seguito della denuncia di un imprenditore di Campli che, recandosi a Sharm nella convinzione di visitare il cantiere della palazzina di suo interesse, in realtà ha scoperto che si trattava della costruzione dell'Hotel Excelsior. I militari a quel punto hanno perquisito l'ufficio del promotore sequestrandogli il personal computer, numerosi contratti e opuscoli illustrativi abilmente ritoccati e rielaborati.

I denunciati sono il 42enne di Palosco, due persone di Campli di 44 e 39 anni, una donna di 44 anni di Ancona e uomo di 50 anni di Ravenna.

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