L'orso in valle, ecco l'impronta
ma nessuno sa dov'è finito

Dopo la lauta cena di giovedì scorso a base di capra, l'orso ricomparso in Valle di Scalve ha fatto perdere le proprie tracce. In questi giorni si sta monitorando la zona per cercare di capire se l'orso si aggiri ancora nei boschi sopra Vilminore.

Dopo la lauta cena di giovedì scorso a base di capra, l'orso ricomparso in Valle di Scalve ha fatto perdere le proprie tracce. «In questi giorni stiamo continuando a monitorare la zona – spiegano Vittorio Zucchelli e Fabio Maj del comando del Corpo forestale di Vilminore – per cercare di capire se l'orso si aggiri ancora nei boschi sopra Vilminore. In realtà è molto difficile trovare ulteriori tracce: quelle che erano state rinvenute erano rimaste ben impresse sulla neve caduta nei primi giorni della settimana scorsa, ma con il caldo la neve si è sciolta e ora è sicuramente molto più difficile individuarne di nuove».

Intanto non rimane che aspettare una nuova incursione dell'orso predatore, e tenuto conto della quantità di cibo ingerito, i morsi della fame potrebbero iniziare a farsi sentire solo in questi giorni. Ammesso che si trovi ancora nei paraggi: l'orso può arrivare a percorrere tra i 50 e i 70 chilometri a notte.

Sulla carcassa della capra divorata dal plantigrado nei giorni scorsi sono stati fatti alcuni rilevamenti: è stata misurata l'ampiezza della mandibola che l'ha azzannata al collo e sono state ricercate tracce del dna dell'orso, per poterne stabilire la provenienza. Dna ricercato anche nelle feci del plantigrado, inviate a Bologna per essere analizzate.

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