Moro: «Accuse senza fondamento
Comunque rinuncio all'indennità»

In una lettera indirizzata al sindaco Franco Tentorio e letta mercoledì 18 luglio in Giunta comunale, Marcello Moro è ritornato sulla sua decisione di autosospendersi dalla carica di assessore, ha parlato di «accuse senza fondamento» e ha sottolineato che «rinuncio all'indennità».

In una lettera indirizzata al sindaco Franco Tentorio e letta mercoledì 18 luglio in Giunta comunale, Marcello Moro è ritornato sulla sua decisione di autosospendersi dalla carica di assessore, ha parlato di «accuse senza fondamento» e ha sottolineato che «rinuncio all'indennità».

Il sindaco Tentorio, che ha apprezzato il gesto di Moro in una situazione molto delicata e in attesa del responso della giustizia, ha sottolineato che le funzioni che ricopriva Moro saranno ridistribuite, oppure verranno date in carico a collaborazioni esterne.

Ecco il testo integrale della lettera scritta da Moro
«Caro Franco e cari colleghi,
mi trovo nella spiacevole situazione di dovervi scrivere questa lettera a causa di eventi che mai avrei immaginato potessero verificarsi nel mio percorso di vita e personale. Come già anticipato ieri ho deciso di autosospendermi. L'ho deciso in piena libertà e motu proprio, come ben sai caro Franco e come ben sanno Cristian e Giuseppe, nonostante i giornali dicano che mi avete dovuto pregare... quante tristi bugie!!!».

«Come già successo ieri in Consiglio anche oggi non avrò il piacere di rivedervi perché non parteciperò ai lavori di Giunta. Voglio evitare a voi e all'Ente tutto ulteriori pressioni e appetiti mediatici. Sappiate che sarò lì con il pensiero e con l'affetto. Sono certo capirete».

«Questi anni insieme sono stati entusiasmanti e ricchi di soddisfazioni e spero possano proseguire nella normalità una volta chiarito tutto. Sempre insieme abbiamo raggiunto risultati importanti per la comunità e ne vado molto orgoglioso! Ho dedicato una vita intera a questo servizio alla società civile e sono certo di averlo fatto bene, con impegno, onestà e correttezza. Sempre. Lo dimostreranno i fatti e contro le illazioni e le accuse false e infondate mi difenderò coi denti perché la verità venga a galla».

«Con rammarico constato che i processi mediatici mi hanno già dichiarato colpevole, senza che ad oggi nemmeno io conosca nei dettagli le accuse ed i reati che mi vengono contestati. Sono davvero molto sereno perché, nonostante tutto, sono tra i pochi che hanno ancora fiducia nella giustizia nel nostro Paese. Il mio silenzio mediatico è sempre stato votato al rispetto di chi sta indagando e perciò mi rammarico che fughe di notizie ad orologeria stiano continuamente riempiendo le pagine dei quotidiani».

«Le accuse che leggo dai giornali sono prive di ogni fondamento, nonché allo stato per me ancora confuse».

«Per il rispetto dovuto all'Ente e per il rispetto dovuto a tutti voi e ai cittadini, con la presente mi autosospendo dalle mie funzioni. Spero che questo atto contribuisca a ristabilire un minimo di serenità per poter proseguire il lavoro. Questa decisione è anche volta a permettermi di respingere le accuse in modo libero e puntuale».

«La politica è servizio e non solo poltrone o indennità. Quindi, liberamente e senza che nessuno mi debba pregare, chiedo che da oggi e per tutto il periodo di autosospensione non mi venga corrisposta l'indennità di funzione. Anche nel caso la legge ne prevedesse la possibilità».

Un abbraccio
Marcello Moro


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