Blitz contro l’associazione mafiosa
Arrestato l’ex ministro Scajola

L’ex ministro Claudio Scajola è stato arrestato perché avrebbe aiutato l’ex parlamentare Amedeo Matacena a sottrarsi alla cattura per l’esecuzione pena dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

L’ex ministro Claudio Scajola è stato arrestato perché avrebbe aiutato l’ex parlamentare Amedeo Matacena a sottrarsi alla cattura per l’esecuzione pena dopo essere stato condannato in via definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho.

L’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola rappresenta un troncone di una indagine molto più ampia coordinata dalla Dda di Reggio Calabria, denominata «Breakfast». L’indagine, nell’aprile del 2012, ha portato i magistrati reggini ad indagare l’allora tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito ed altre persone.

Il personale della Dia di Reggio Calabria sta eseguendo numerose perquisizioni in Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Lazio, Calabria e Sicilia, oltre a sequestri di società commerciali italiane, collegate a società estere, per un valore di circa 50 milioni di euro.

La Dia reggina è coadiuvata dai Centri operativi e sezioni Dia di Roma, Genova, Milano, Torino, Catania, Bologna, Messina e Catanzaro. I provvedimenti restrittivi a carico di Scajola, Matacena e gli altri indagati sono stati emessi dal Gip di Reggio Calabria Olga Tarzia su richiesta della Dda diretta dal procuratore Federico Cafiero De Raho.

«Amedeo Matacena godeva e gode tuttora di una rete di complicità ad alti livelli grazie alla quale è riuscito a sottrarsi all’arresto» ha detto il procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho commentando l’inchiesta che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’ex ministro Claudio Scajola.

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