Caso Moro, Palafrizzoni parte civile
«Un atto doveroso e di tutela»

Il Comune di Bergamo si costituirà come parte civile nel procedimento penale, in corso davanti al Tribunale di Bergamo, contro Marcello Moro, Pierluca Locatelli e Alessandra Signori, in vista dell’udienza del 2 luglio, procedimento che vede loro contestati, tra gli altri, i reati di corruzione e abuso d’ufficio.

Il Comune di Bergamo si costituirà come parte civile nel procedimento penale, in corso davanti al Tribunale di Bergamo, contro Marcello Moro, Pierluca Locatelli e Alessandra Signori, in vista dell’udienza del 2 luglio, procedimento che vede loro contestati, tra gli altri, i reati di corruzione e abuso d’ufficio.

Il Comune sarà rappresentato dall’avv. Mauro Angarano dello studio «Zilioli-Angarano». «Si tratta di un atto doveroso – spiega il sindaco Giorgio Gori – nei confronti della dei cittadini e a tutela delle ragioni del Comune di Bergamo, vista la gravità dei reati ipotizzati».

No alla chiusura del Tar di Brescia

Inoltre, Gori, insieme ai colleghi sindaci di Brescia, Del Bono, Cremona Galimberti e Mantova, Sodano, hanno inviato una lettera al presidente del Consiglio Matteo Renzi per esprimere la propria preoccupazione rispetto alla paventata chiusura del Tar di Brescia e per sollecitare un intervento dello stesso premier.

Nel testo si rileva come il Tar bresciano sia «presidio fondamentale per il territorio provinciale e per i comuni capoluogo» e si sottolinea con preoccupazione «la chiusura di un fondamentale organo territoriale di amministrazione della giustizia con conseguente trasferimento di competenze, fascicoli e personale a Milano»

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