Schena non risponde al giudice
«Pericolo di fuga, va in cella»

«Non me la sento di parlare». Si è avvalso della facoltà di non risponde Isaia Schena,il killer della ventisettenne romena Madalina Palade, uccisa a coltellate in una baracca di Cene. L’uomo è stato interrogato in ospedale. Convalidato il fermo e disposto l’arresto.

«Non me la sento di parlare». SI è avvalso della facoltà di non risponde Isaia Schena,il killer della ventisettenne romena Madalina Palade, uccisa a coltellate in una baracca di Cene.

Schena, che agli inquirenti aveva detto : «c’è stata una lite, come l’altra volta. Però questa è degenerata...» non ha dunque voluto rispondere alle domande del gip Alberto Viti.

L’interrogatorio si è svolto in una stanza di una sezione dell’ospedale Papa Giovanni gestita dalla polizia penitenziaria proprio per la degenza di pazienti in stato di fermo o arresto (monitorati anche con delle telecamere).

Il trentasettenne era assistito dal suo legale, l’avvocato Roberto Bruni. Il gip ha convalidato il fermo e disposto l’arresto con custodia cautelare in carcere. Secondo il magistrato vi è pericolo di reiterazione del reato e anche pericolo di fuga. L’auto trovata danneggiata dello Schena viene interpretata come il risultato di un tentativo di fuga da parte dello stesso.

Per venerdì è in programma l’autopsia sul corpo di Maddy: alle 9, sempre al Papa Giovanni, il professor Francesco De Ferrari, direttore della Medicina legale degli Spedali Civili di Brescia, e la dottoressa Nicoletta Cerri, del laboratorio di genetica forense degli stessi Spedali, si occuperanno rispettivamente di chiarire le cause della morte della ragazza e di rilevare eventuali tracce genetiche di Schena sul corpo di Madalina per far luce sulla dinamica dei fatti.

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