Sicurezza, Alfano rassicura i sindaci
Il ministro sarà presto in Prefettura

«Abbiamo ottenuto la garanzia assoluta che per le forze dell’ordine non ci sarà nessuna riduzione di organico nemmeno in occasione di Expo. Il ministro Alfano si è impegnato a venire a Bergamo a breve per un vertice in Prefettura». Così il sindaco Tentorio dopo l’incontro a Roma.

«Abbiamo ottenuto la garanzia assoluta che per le forze dell’ordine non ci sarà nessuna riduzione di organico nemmeno in occasione di Expo; anzi, 2600 nuovi assunti, che verranno ripartiti secondo le esigenze oggettive dei territori, con particolare attenzione a quelli sotto dotazione, come la provincia di Bergamo. Il ministro Alfano si è impegnato a venire a Bergamo a breve per un vertice in Prefettura per esaminare con gli amministratori e le forze dell’ordine bergamasche le effettive esigenze del territorio che nel frattempo saranno state approfondite a livello ministeriale».

Così il sindaco di Bergamo, Franco Tentorio, ha riassunto le novità emerse nel corso dell’incontro romano con il ministro dell’Interno. Oltre che dal sindaco di Bergamo, la delegazione era composta da Giuseppe Pezzoni, sindaco di Treviglio, Riccardo Cagnoni, sindaco di Vertova, Roberto Facchinetti, presidente della comunità montana della Valle Imagna, Alberto Mazzoleni, presidente della comunità montana della valle Brembana, Piero Gelpi, rappresentante del comitato “Cittadini della Val Gandino”. All’incontro l’introduzione è stata del consigliere regionale, segretario provinciale del Nuovo Centro Destra, Angelo Capelli. Presenti con il ministro Angelino Alfano, il capo della polizia Lamorgese ed il suo capo di gabinetto. L’incontro e durato oltre un’ora.

Il tema dell’incontro è stato quello della sicurezza in provincia di Bergamo, partendo dalla comunicazione sottoscritta dai sindaci e già inviata ad Alfano.

I commenti

Cagnoni: «Esprimo soddisfazione per essere stati ricevuti personalmente dal ministro dell’interno, che ha evidenziato una grande attenzione al territorio bergamasco. Volevamo una condivisione del Ministro sui temi proposti e l’abbiamo ottenuta ma è chiaro che non ci bastava e non ci basta: non pretendiamo di poter tornare a dormire con porte e finestre aperte, come avveniva in passato, ma pretendiamo che la sicurezza sia una priorità ed i cittadini di sentano tutelati».

Facchinetti: «Ringrazio il ministro Alfano per l’attenzione dedicataci e per la conoscenza delle problematiche che sono state portate alla sua attenzione; ho molto apprezzato la sua disponibilità e la sua concretezza “bergamasca” nell’affrontare direttamente con gli amministratori locali le tematiche che gli abbiamo presentate».

Mazzoleni: «Il lavoro di squadra montagna-pianura porta grandi risultati sul tema della sicurezza: ci siamo mossi organicamente come sistema di Bergamo e questa sinergia è stata particolarmente apprezzata sia dal Ministro che dai funzionari del Viminale».

Gelpi: «Ho rappresentato 1500 cittadini della Val Gandino che hanno sottoscritto una richiesta di intervento istituzionale contro i furti nelle abitazioni e ho sensibilizzato il ministro sul problema della nuova caserma dei carabinieri di Gandino che non è stata mai realizzata nonostante l’accordo che era stato approvato nel 2006 dai sindaci dei cinque comuni interessati».

Pezzoni: «Il ministro ha dimostrato di essere informato sulla > situazione del Commissariato di Treviglio e sul movimento di grande sensibilizzazione che l’intera pianura ha sostenuto per evitarne la chiusura. Ha evidenziato con forza che ogni valutazione in merito al processo di riorganizzazione delle forze di sicurezza sarà condotta con il confronto diretto con i territori: è una condizione imprescindibile per poter adottare un piano - al momento niente è stato deciso - che possa garantire il miglioramento dei livelli di prestazione per i cittadini, soprattutto in situazioni come quella della pianura in cui nascono nuove richieste di sicurezza alla luce delle modifiche strutturali che la stanno interessando.»

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