Strade gruviera in Provincia
Conto di 16 milioni per le priorità

La più disastrata, sul fronte buche e crepe, è la pianura: il traffico è più intenso, anche quello di mezzi pesanti, l’acqua scorre più difficilmente, e i dissesti sono all’ordine del giorno. Lo sanno bene gli automobilisti, lo sanno gli addetti ai lavori.

La più disastrata, sul fronte buche e crepe, è la pianura: il traffico è più intenso, anche quello di mezzi pesanti, l’acqua scorre più difficilmente, e i dissesti sono all’ordine del giorno. Lo sanno bene gli automobilisti, lo sanno gli addetti ai lavori, e ora la conferma arriva dalla mappa dei «codici rossi» tracciata dalla Provincia guidata dal presidente Ettore Pirovano.

Ci vorrebbero dieci milioni e mezzo di euro solo per rimettere in sesto le provinciali che dall’Isola e dall’hinterland cittadino scendono fin nella Bassa. Al conto vanno poi aggiunti i poco meno di 4 milioni da spendere nelle valli Brembana e Imagna, e i circa 2 milioni per la zona che dalla Valle Seriana corre fino al confine orientale della Bergamasca.

Totale, solo per asfalti e segnaletica, 16,6 milioni di euro (poi il conto delle opere più urgenti include pure un altro milione e mezzo per i cedimenti del corpo stradale, e circa 6,5 milioni per muri, guardrail e smottamenti, problemi presenti soprattutto nelle zone montane).

E qui si parla delle «priorità delle priorità», quelle proprio non più rinviabili. I monitoraggi e le stime già fatti nei mesi scorsi, infatti, dicevano che per sistemare in modo congruo tutta la vasta rete provinciale (circa 1.300 chilometri) ci vorrebbero una cinquantina di milioni. Che Via Tasso avrebbe pure, visto che in Tesoreria unica a Roma ci sono 80 milioni di risparmi dell’ente. «Ma non si possono spendere, per via dei vincoli del patto di stabilità», ricorda l’assessore alla Viabilità, Giuliano Capetti.

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