«Toglieremo il sorriso a Renzi»
Toti lancia Tentorio e boccia Gori

Il consigliere politico degli azzurri lancia la campagna elettorale del centrodestra: Di Renzi ce ne basta uno in Italia, cercate di non fare piccolo doppione. A Bergamo è stata stata fatta una buona amministrazione, Tentorio ha lavorato bene».

«Mantenere i servizi, non aumentare le tasse e un grande sogno. Franco Tentorio dal palco dell’auditorium del liceo «Mascheroni» detta la linea del «buon governo della città». Di quello che si è fatto e di quello che si dovrà fare nei prossimi cinque anni.il sindaco uscente ci crede: «Si può vincere, si deve vincere e la seconda volta la vittoria è ancora più bella»

La platea si scalda: una sala piena ma non gremita quella di giovedì 24 aprile, con gli azzurri che vogliono essere «protagonisti a Bergamo. Protagonisti in europa». E dopo la sfilata dei big provinciali del partito tutto si conclude con la benedizione di Giovanni Toti. Il consigliere politico di Silvio Berlusconi. Che arriva alle 22,30 passate: «Ero a Roma perché Berlusconi ha registrato ”Porta a Porta”: l’ho visto bello carico, da oggi sarà una corsa a riprendersi tutto quello che abbiamo perso. Il 26 maggio sparirà il sorriso sulla faccia di Renzi, e speriamo anche su quella di Grillo. Questa è una campagna che ognuno deve prendersi sulle spalle: è una sfida veramente importante».

E scatta la frecciata a Giorgio Gori: «Di Renzi ce ne basta uno in Italia, cercate di non fare piccolo doppione. A Bergamo è stata stata fatta una buona amministrazione: Tentorio ha lavorato bene». Gli fa eco la coordinatrice regionale Maria Stella Gelmini: «Siamo più poveri di Gori, ma più concreti». E Gregorio Fontana affonda il colpo: «Dietro la faccia rassicurante di Gori c’è la sinistra con le sue tesi, le connivenze con i poteri forti: Bergamo era diventata una cupola, noi abbiamo liberato questa città»

Arriva anche Valerio Bettoni, candidato al parlamento europeo: «Quando tre settimane fa mi ha chiamato il segretario provinciale Alessandro Sorte mi sono sentito lusingato, perché essendo uomo di battaglia qualche vivacità l’abbiamo avuta, ma questa provincia l’abbiamo ribaltata» ricorda riferendosi ai 10 anni in Provincia.

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 25 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA