Crisi, i giovani pagano il conto:
under 24 disoccupati all'11,9%

Il lavoro resta un miraggio per le giovani generazioni. In Bergamasca a fronte di una disoccupazione complessiva fotografata dall'Istat come stazionaria al 3,7%, la disoccupazione giovani (tra i 15 e i 24 anni per l'appunto) si rafforza all'11,9%.

Il lavoro resta un miraggio per le giovani generazioni. Colpa della crisi che proprio alle fasce d'età più acerbe fino ad ora ha fatto pagare il conto più salato. Con un tasso di disoccupazione che per le fasce d'età tra i 15 e i 24 anni in Lombardia nel corso del 2010 ha raggiunto quota 19,8%: contro una media complessiva che si è attestato al 5,6%.

Una situazione che trova una conferma significativa anche per la nostra provincia. Nella Bergamasca, infatti, a fronte di una disoccupazione complessiva fotografata dall'Istat come stazionaria al 3,7%, la disoccupazione giovani (tra i 15 e i 24 anni per l'appunto) si rafforza all'11,9%.

Certo, guardando ai dati che fotografano il malessere del mondo del lavoro è facile dire, oggi, che la crisi pesa sulle spalle dei giovani. Questo è assolutamente vero, ma occorre ricordare come le altre categorie di lavoratori, oggi come oggi, se colpiti dalla crisi, nella maggior parte dei casi è «tamponato» dall'effetto placebo degli ammortizzatori sociali (dalle varie casse integrazioni ai contratti di solidarietà): l'eventuale peso sul fronte disoccupazione, per loro, potrà registrarsi semplicemente a fine ciclo negativo dell'economia, nel malaugurato caso in cui, a ripresa avviata, l'azienda in cui operano non dovesse essere più in grado di sostenere i tassi occupazionali fino ad ora garantiti anche con gli ammortizzatori sociali.

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