I cassaintegrati della «Lombardini»
Anticipo dell’ammortizzatore a rischio

Una doccia fredda, che arriva dopo mesi in cui la precarietà è già stata il pane quotidiano: diventa infatti a rischio per i cassaintegrati della Lombardini, 278 in totale, di cui 120 in provincia di Bergamo, l’anticipo per il secondo anno di ammortizzatore.

Una doccia fredda, che arriva dopo mesi in cui la precarietà è già stata il pane quotidiano: diventa infatti a rischio per i cassaintegrati della Lombardini, 278 in totale, di cui 120 in provincia di Bergamo, l’anticipo per il secondo anno di ammortizzatore.

«La Lombardini - fa sapere il sindacato -, nell’ultimo incontro a Milano dello scorso 4 febbraio ci ha comunicato l’impossibilità di continuare ad anticipare le risorse per i lavoratori».

Qui però si apre una disputa: se infatti per i rappresentanti dei lavoratori, l’azienda «aveva un anno fa, in sede ministeriale, sottoscritto un accordo che prevedeva l’anticipo per tutta la durata della Cassa», dall’altra parte interviene il presidente Tito Lombardini in persona a precisare: «Come anticipi abbiamo sempre parlato di “una tantum”, legata al primo anno e non a un accordo che prevedesse altro». E aggiunge: «A proposito dei nostri anticipi, devo precisare che attendiamo ancora moltissime di quelle risorse dall’Inps, quindi, come si evince, siamo noi ad essere in credito in questa vicenda».

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