Lavoro, l’effetto guerra riduce l’aspettativa di nuovi posti: -12 mila in tre mesi

Dati Excelsior I dati evidenziano il forte rallentamento degli avvii in provincia: penalizzati Industria e Servizi.

Un dato preoccupante, una ricaduta provinciale che si aggiunge alle tante legate a filo doppio con il conflitto in Ucraina e che si riflette direttamente sul lavoro. A Bergamo, a livello di entrate, nel trimestre febbraio-aprile 2022 sono previsti 12 mila posti di lavoro in meno rispetto al trimestre precedente. Quattromila su quelle di gennaio: è il risultato della proiezione che Excelsior fa mensilmente sulle previsioni di domanda di lavoro delle aziende provinciali. Il settore più colpito è l’Industria, con un calo di circa 8 mila posti, seguito dai Servizi con quasi cinquemila posti in meno.

Effetto dei rincari energetici e di materie prime

Segno che il mix micidiale legato ai rincari energetici e di materie prime, a cui si sovrappongono i timori per il perdurare del conflitto russo-ucraino, influiscono sulle scelte di molte realtà industriali, che in questa fase preferiscono rimandare investimenti e assunzioni. Nel dettaglio, dalle 33.260 entrate previste per il trimestre dicembre 2021-febbraio 2022, si passa alle 20.620 entrate previste nel trimestre febbraio-aprile 2022 con una differenza in negativo di 12.640 posizioni.

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L’Industria evidenzia la difficoltà maggiore, con sole 9.170 le entrate previste tra febbraio e aprile, rispetto alle 17.040 ipotizzate a dicembre. Di queste, l’edilizia registra 980 entrate in meno e la manifattura una importante diminuzione di 6.900 unità. Anche i Servizi non vanno meglio con 11.450 entrate previste contro le 16.220 ipotizzate nel trimestre precedente. Perdono il commercio (–1.360), i servizi di alloggio e ristorazione (–690), i servizi alle imprese (–2.770), mentre, tra le poche in territorio positivo, è in leggero aumento la previsione nei servizi alla persona ( +40).

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«Dati ridimensionati rispetto alle previsioni»

«I dati relativi ai movimenti in entrata del mercato del lavoro bergamasco – commenta Danilo Mazzola, della segreteria Cisl di Bergamo - vengono fortemente ridimensionati rispetto alla previsione del trimestre precedente. Le proiezioni che vengono rappresentate nella ricerca Excelsior, fotografano una situazione di forte incertezza aggravata dalla delicata situazione internazionale creatasi con il conflitto armato tra Ucraina e Russia. Una situazione in parte già influenzata nei mesi scorsi dagli importanti aumenti dell’energia e del gas, dalle difficoltà a reperire materie prime e a costi maggiori che oggi si sono ulteriormente aggravate. A queste si aggiungono le giuste sanzioni inflitte alla Russia dall’Europa e dalla Comunità internazionale».

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