Ubi, approvata la «semestrale»
L'utile netto sale a 251 milioni

Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Scpa (UBI Banca) ha approvato i risultati consolidati del primo semestre del 2011. Nel primo semestre del 2011 il Gruppo ha ulteriormente rafforzato il proprio equilibrio strutturale.

Il Consiglio di Gestione di Unione di Banche Italiane Scpa (UBI Banca) ha approvato i risultati consolidati del primo semestre del 2011. Nel primo semestre del 2011 il Gruppo ha ulteriormente rafforzato il proprio equilibrio strutturale, con la realizzazione dell'annunciato aumento di capitale e l'intensificarsi delle azioni di funding sia istituzionale che da clientela ordinaria.

In termini di gestione economica, i primi sei mesi del 2011 si sono chiusi con un utile netto consolidato pari a 251,7 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto ai 102,1 milioni conseguiti nella prima parte del 2010. Tale risultato include voci non ricorrenti positive (principalmente, nel 2011, 352,8 milioni di euro per affrancamento fiscale e, nel 2010, 83,9 milioni per cessione banca depositaria) e negative (principalmente, nel 2011, 162,1 milioni di euro per impairment sull'avviamento di società prodotto e su attività finanziarie AFS- essenzialmente Intesa Sanpaolo-, e nel 2010, 22,4 milioni di oneri per raggiungimento accordo sindacale e 18,9 milioni di impairment su attività finanziarie AFS - essenzialmente Intesa Sanpaolo).

Escludendo le voci non ricorrenti, l'utile netto di periodo si è attestato a 70 milioni di euro, registrando un incremento del 10,3% rispetto ai 63,5 milioni dell'analogo periodo del 2010. Escludendo le voci non ricorrenti e l'incremento dell'IRAP nel 2011, l'utile netto di periodo ammonta a 78,1 milioni, +23% rispetto ai 63,5 milioni del 2010.

Nel primo semestre del 2011 il Gruppo UBI ha riportato un risultato della gestione operativa attestatosi a circa 471 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al primo semestre 2010 per effetto del favorevole andamento degli oneri operativi, contrattisi dell'1,6% (-19,7 milioni) a 1.235,3 milioni, che ha più che compensato la riduzione dei proventi operativi, scesi dell'1% (17 milioni) a 1.706,1 milioni di euro.

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