Scovate tre discariche abusive: maxi multe da 26mila euro l’una

TREVIGLIO. Le indagini del Nucleo ambientale della polizia locale.
Due tra via Pontirolo e la Geromina, l’altra in zona «Pip1». E per i sacchetti lasciati in strada sono già 40 i sanzionati.

Sono in tutto tre le discariche a cielo aperto sulle quali stanno indagando gli agenti del neo costituito Nucleo operativo ambientale della polizia locale di Treviglio.

Oltre al sito scoperto settimana l’altra in una strada di campagna laterale a via Pontirolo, altre due discariche abusive sono state poste sotto sequestro nei giorni scorsi, una sempre lungo la stessa strada di campagna a nord della città, a un centinaio di metri di distanza dalla prima, verso la frazione Geromina e nascosta da una grossa villa in stato di abbandono e all’asta, e la terza in via Aldo Moro, nella zona industriale «Pip1», a sudovest di Treviglio.

Gli agenti del neocostituito nucleo – voluto dal comandante Giovanni Vinciguerra e dall’assessore all’Ambiente Michele Bornaghi per contrastare l’abbandono dei rifiuti sul territorio della città della Bassa – hanno avviato le indagini, che sono di natura penale (come previsto dall’inasprimento delle leggi in materia dallo scorso ottobre) e che culmineranno con maxi sanzioni da 26mila euro l’una qualora dovesse emergere che ad abbandonare i rifiuti – come appare verosimile osservandone la tipologia – siano state delle aziende, mentre la multa è minore – anche se comunque pari a ventimila euro – se dovesse trattarsi di privati.

Gli agenti impegnati a frugare tra la spazzatura

I responsabili dell’abbandono dovranno anche far fronte a un procedimento penale e al pagamento dell’intervento di bonifica (che prevede, nel contempo, una riduzione della sanzione complessiva). La merce abbandonata sembra essere in tutti e tre i casi derivata da attività edili e di cantiere: sacchi, bidoni, legni, mattoni e scatoloni. Per risalire ai responsabili, gli agenti sono andati letteralmente a frugare nella spazzatura per cercare qualche elemento che possa far ricondurre all’identità di chi ha inquinato e hanno poi dovuto incrociare i dati di eventuali furgoni di passaggio (e ripresi dalle telecamere della videosorveglianza). Un lavoro certosino, ma che pare stia portando, da indiscrezioni, ai primi risultati concreti.

Un cittadino è stato «tradito» da un pacco Amazon

Nel contempo il Nucleo operativo ambientale si sta occupando anche del contrasto all’abbandono dei singoli sacchetti nelle strade del centro e della periferia di Treviglio: un fenomeno anch’esso diffuso e fastidioso, come confermato dai primi dati statistici. Da gennaio, ovvero da quando lo specifico nucleo è stato costituito, sono state già 40 le persone scoperte e sanzionate con una multa di 200 euro, più 250 per la pulizia da parte della società «Geco». A loro la polizia locale è risalita sempre frugando nei sacchetti abbandonati: si tratta quasi sempre di trevigliesi e c’è stato chi ha lasciato il sacchetto dell’immondizia sotto i portici di via Matteotti, a 40 metri da casa sua. Dove avrebbe potuto lasciare lo stesso sacchetto fuori casa per il ritiro porta a porta, tra l’altro pagato. Nel sacchetto c’era un pacchetto di Amazon con nome e cognome. Il cittadino ha poi ammesso: «Ho sbagliato».

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