Ferreira Pinto ringrazia i tifosi:
voglio essere il valore aggiunto

Diciotto minuti per dire che il brasiliano volante è tornato. Adriano Ferreira Pinto è di nuovo abile e arruolato tre mesi e mezzo dopo l'ennesimo infortunio. Una gran bella notizia per la squadra atalantina che vuole tornare a incidere sulle fasce.

Diciotto minuti per dire che il brasiliano volante è tornato. Adriano Ferreira Pinto è di nuovo abile e arruolato tre mesi e mezzo dopo l'ennesimo infortunio. Da due stagioni l'esterno atalantino fatica a giocare con costanza, causa i numerosi problemi fisici che lo hanno perseguitato: quello spezzone di partita contro il Crotnone è stata un'iniezione di fiducia in vista del futuro.

«Ero emozionato perché non giocavo da tanto - esordisce Pinto -. Da fuori vedevo i miei compagni e avevo voglia di entrare, anche se solo per pochi minuti: sono stato contentissimo. Sto bene e devo giocare per guadagnare un po' di condizione: siamo in tanti e devo sapere aspettare il mio turno. Ora sono al 70-80% della condizione. Mi sentivo bene e avevo tanta voglia: sono contento di far ancora parte di questo gruppo».

Il boato al momento dell'ingresso in campo e il lancio della maglia verso i tifosi del parterre Creberg: Pinto non dimenticherà facilmente la vittoria contro i calabresi e l'affetto del pubblico bergamasco, che non si è scordato di lui. «A Bergamo devo tanto: nonostante tutti gli infortuni che ho avuto, i tifosi e la società mi hanno dato tanto. Mi hanno fatto emozionare: in loro rispetto cercherò di dare tutto me stesso per centrare il nostro obiettivo. Mi hanno aspettato e mi sono stati vicini: ora sta a me ricambiare».

«Giocando sulla fascia, quella parte di stadio mi ha sempre acclamato: proprio per questo ho deciso di dare loro la mia maglietta al termine del match. L'ho data a loro perché mi trovavo nelle vicinanze: visto l'affetto che mi hanno dimostrato la maglia la regalerei a tutti i tifosi. Sono contento che il cuore del tifo sia tornato a farsi sentire: per vincere abbiamo bisogno anche di loro».

Il brasiliano ha riassaporato il campo e non vede l'ora di ritagliarsi uno spazio in questa Atalanta, giocando senza paura e preoccupazione di nuovi incidenti, proprio come successo sabato. «Non ero preoccupato prima di giocare, perché abbiamo aspettato il tempo giusto per il rientro, fissato attorno ai tre mesi. Con il rombo di centrocampo è chiaro che farei fatica a trovare posto: toccherà al mister fare le sue scelte».

«Pinto c'è ed è a disposizione, con qualsiasi modulo intenderà giocare: l'importante è stare con il gruppo e dalla parte dell'allenatore. Raimondi è molto bravo e attacca tanto: mi piace come giocatore, insieme possiamo fare bene. È più facile giocare quando trovi un giocatore che corre e sale così tanto».

All'esordio dopo 16 giornate, Ferreira Pinto ha ammesso di aver trovato una squadra finalmente calata nella mentalità della serie B. «L'Atalanta finalmente ha inquadrato la sua stagione e sta riuscendo a comprendere meglio la serie cadetta - conclude il centrocampista nerazzurro -. Per vincere dobbiamo cercare di continuare a giocare con questo carattere. Il campionato lo conosco: ora aspetto la mia opportunità e voglio essere un valore aggiunto per questa squadra. Nelle prossime partite vogliamo fare il pieno, per cercare di raggiungere i 40 punti prima della pausa».

Simone Masper

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