Gervasoni: truccate molte partite
di AlbinoLeffe, Mantova e Piacenza

In una pausa dell'interrogatorio di Carlo Gervasoni, sono emerse le prime indiscrezioni: il giocatore avrebbe ammesso di aver truccato numerose partite di serie B e C quando giocava nell'AlbinoLeffe, nel Mantova e nel Piacenza. Per ora nessuna rivelazione sull'Atalanta.

In una pausa dell'interrogatorio di Carlo Gervasoni, sono emerse le prime
indiscrezioni: il giocatore avrebbe ammesso di aver truccato numerose partite di serie B e C quando giocava nell'AlbinoLeffe, nel Mantova, nel Piacenza e nella Cremonese. Per ora nessuna rivelazione sull'Atalanta.

Gervasoni ha in pratica ammesso le sue responsabilità, confessando ancor più di Carobbio, che già non era stato reticente; ha confermato di avere rapporti con gli «zingari», ma non di essere un appartenente alla loro organizzazione.

Gervasoni è accusato di aver fornito «per almeno un anno al gruppo di scommettitori un contributo stabile con particolare riferimento alle partite che vedevano coinvolte le squadre nelle quali via via militava, Mantova, Cremonese e Piacenza, svolgendo altresì attività per reclutare calciatori disponibili a farsi corrompere e mantenendo con costoro i contatti». Lui e Doni, secondo l'accusa, sarebbero stati i principali protagonisti, tra i giocatori, della combine in Atalanta-Piacenza 3-0.

Quanto a Doni, Gervasoni avrebbe detto di non sapere cosa abbia fatto o come abbia agito.

Interrogatorio di garanzia anche per Luigi Sartor (ex Juventus e Inter), accusato di essere il «contabile» del cosiddetto gruppo di scommettitori bolognesi di cui faceva parte anche l'ex bomber Giuseppe Signori. Sartor, però, dopo un breve consulto con il suo avvocato Antonio Tuccari, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

I due, Gervasoni e Sartor, erano arrivati in procura a Cremona poco dopo le 15 su un furgone della polizia penitenziaria. E anche a Gervasoni è stato consentito di avere un colloquio prima dell'interrogatorio con il suo avvocato difensore.

All'interrogatorio di Gervasoni, davanti al Gip Guido Salvini, scattato alle 15,40, hanno assistito anche il pm Roberto Di Martino e il capo della Mobile di Cremona Sergio Lo Presti.

Ricordiamo che l'attesissimo interrogatorio di Cristiano Doni è invece in calendario per venerdì 23 dicembre.

Al termine dell'interrogatorio di Gervasoni, il suo avvocato, Guido Alleva - conversando con i giornalisti - ha detto che il suo assistito ha risposto a tutte le domande del magistrato, non entrando nel merito delle ammissioni che avrebbe reso Gervasoni. Quanto all'istanza di scarcerazione, Alleva ha detto che il collegio difensivo sta valutando in queste ore il da farsi. Gervasoni - secondo Alleva - è sotto choch: «Come si sente? Come un giovane che è finito in carcere per la prima volta!».

Alleva ha poi reso noto che giovedì mattina al suo studio legale è arrivata una telefonata con minacce di morte rivolte all'avvocato Andreussi, del Foro di Mantova, associato allo studio Alleva. Andreussi è stato evidentemente scambiato da qualche mitomane mantovano come uno dei personaggi coinvolti nella vicenda e che, con il suo comportamento, ha danneggiato il Mantova. L'episodio è stato denunciato ai carabinieri e definito «ignobile» dallo stesso Alleva.

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