Atalanta, c'è maggiore equilibrio
Ma Denis è troppo solo davanti

Meglio di così qui a Roma non si poteva fare, ha detto domenica nel post-partita Stendardo e per almeno un'ora di gara, la prima, l'Atalanta gli ha dato ragione.Poi, nell'equilibrio ritrovato, la necessità di una punta in aiuto a Denis. Ko per colpa dell'arbitro? Vota il sondaggio

Meglio di così qui a Roma non si poteva fare, ha detto domenica nel post-partita Stendardo e per almeno un'ora di gara, la prima, l'Atalanta gli ha dato ragione. Contro la squadra che più di tutti ha spadroneggiato in casa nel girone d'andata, conquistando 25 punti su 30 all'Olimpico prima del 2-0 di ieri, Colantuono ha deciso d'amblè di aggiungere modifiche a modifiche e alla difesa inedita Raimondi-Stendardo-Canini-Brivio ha aggiunto il carico del modulo, il nuovo assetto a 3 a centrocampo con Giorgi e Carmona mezzali, Cigarini alla Pirlo e Moralez e Bonaventura trequartisti-assaltatori alle spalle di Denis.

Fino al teatrino Floccari, l'idea del 4-3-2-1 è stata baciata dal campo con un paio di risultati evidenti: ha coperto meglio le spalle alla difesa, soprattutto centralmente; ha regalato a Cigarini più soluzioni nella gestione della palla, aggiungendo in fase offensiva due distributori di gioco in più, Moralez e Bonavenura appunto. Da qui l'ottimo primo tempo, giocato con salda disinvoltura difensiva e l'intraprendenza offensiva di un paio di mesi fa.

L'impressione è che il nuovo assetto regali un migliore equilibrio e valorizzi al massimo l'attitudine euclidea di Cigarini, cioè il punto forte di Colantuono. Bene, dunque, la nuova Atalanta, eppure restano due zavorre macroscopiche. La prima è l'idiosincrasia al tiro in porta. Anche domenica, anche nel sontuoso primo tempo, l'Atalanta non ha di fatto mai tirato in porta confermando l'impasse recente: 5 gol nelle ultime 8 partite, tre firmati da Denis, uno dei quali su rigori. Troppo poco. Ma dalla distanza l'Atalanta non tira e l'impressione è che per poterlo fare nella mediana a 3 almeno uno dei centrocampisti debba avere più gamba, più rapidità d'inserimento, altrimenti la possibilità di tirare viene delegata al solo Bonaventura e non basta.

La seconda zavorra è Denis. All'Olimpico ha corso, si è sbattuto, ha fatto lavoro sporco. Però continua a essere troppo solo davanti e continua a non arrivare mai in porta. Contro la Lazio ha punto una sola volta, a dieci minuti dalla fine. Se il centravanti non arriva in area, se le mezzepunte non tirano, se i centrocampisti non s'inseriscono diventa un'impresa fare gol e in questo momento per l'Atalanta lo è.

Da qui l'impressione è che serva disperatamente una prima punta di movimento, un attaccante capace di giocare con Denis ed eventualmente senza e che permetta a Colantuono di variare sul 4-3-2-1 o tornare al 4-4-2 con Giorgi ala. Ora che ha ritrovato un migliore equilibrio, l'Atalanta ha bisogno di idee nuove per fare gol e ne ha bisogno subito, domenica col Cagliari. Quando non sarà sufficiente «giocare», sarà imprescindibile vincere. Simone Pesce

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