«Rosa Camuna» ad Agostini, Cavalleri e Morzenti Pellegrini

Cinque premi «Rosa Camuna» e dieci menzioni speciali, oltre ai premi speciali assegnati dal presidente della Regione, Attilio Fontana, sono stati consegnati domenica mattina in occasione della Festa della Lombardia, che celebra la battaglia di Legnano del 1176.

«Oggi premiamo coloro che sanno interpretare bene la vera essenza della regione» ha spiegato il presidente Fontana. «Lombardia è qualcosa di più, una comunità con tanti valori e modi di essere che la rendono capace di adattarsi e sempre mantenere questa grande unità». E ha sottolineato: «Abbiamo vissuto un momento drammatico, siamo stati i primi ad essere attaccati da questo tremendo virus, e abbiamo reagito a mani nude quando ancora non sapevamo come comportarci. Il popolo lombardo non si è mai abbattuto. Ha saputo reagire nella maniera giusta, rimboccarsi le maniche, ha dimostrato forza ed è ripartita sempre da protagonista. Siamo riusciti ad essere ancora il punto di riferimento del Paese e uno dei punti di riferimento dell’intera Europa».

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La commissione di giuria, presieduta dal Presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, ha unanimemente assegnato il premio Rosa Camuna al motociclista bergamasco vincitore di 15 titoli mondiali, 123 Gran Premi, 18 titoli italiani e 10 Tourist Trophy, Giacomo Agostini; al sacerdote dell’Opera Don Guanella, fondatore nel 1987 della comunità per tossicodipendenti Tetto Fraterno, che ospita fino a 20 persone e offre quotidianamente pasti a 70 bisognosi, don Bassano Pirovano; al chirurgo maxillo facciale all’Ospedale San Paolo di Milano, che in collaborazione con la Fondazione Operation Smile Italia Onlus ha creato la prima Smile House italiana operando in tutto il Roberto Brusati; all’imprenditore zootecnico e vitivinicolo, dal 2018 Presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini; al giornalista, scrittore e direttore delle Edizioni Italiane ARES e della rivista Studi Cattolici, insignito nel 2004 della Medaglia d’Oro al merito della Cultura Cattolica, Cesare Cavalleri.

La celebrazione «assume un significato particolare in questo momento di ripresa e di rilancio dopo le restrizioni causate dalla pandemia» ha sottolineato il Presidente Fermi. «Nel simbolo della Rosa Camuna ritroviamo le radici più vere e profonde della comunità lombarda, che si identifica intorno ai valori del saper fare, dell’agire concreto e della solidarietà: questi sono da sempre i caratteri distintivi che i lombardi ancora di più hanno dimostrati in questi ultimi mesi».

Al Milan, campione d’Italia per la diciannovesima volta, è stato dato il premio speciale Sport, mentre a Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale anti Covid-19, al Corpo italiano di soccorso dell mordi e di Malta (Cisom) e al medico Nino Stocchetti, per la realizzazione dell’ ospedale negli spazi di Fiera Milano, va il premio speciale gestione emergenza pandemica. Il premio speciale informazione e intrattenimento è di Rtl 102.5, mentre quello arte, spettacolo e cultura all’attrice Matilde Gioli per il suo ruolo nella serie ’Doc’.

Per la sua iniziativa «Pane per la Pace», Matteo Cunsolo vince il premio speciale solidarietà al popolo ucraino. Premio speciale educazione, impegno civico, formazione e Solidarietà sociale rispettivamente a Remo Morzenti Pellegrini, già rettore dell’Università degli Studi di Bergamo, e a Carmen Isabel Fernandez Reveles, presidente dell’associazione per l’Emdr. Dieci menzioni speciali sono state attribuite a Fondazione Archè Onlus di Milano; alla memoria di Giuseppina Rosangela Morana; alla memoria di Maurizio Casiraghi; al professore Fabio Perrone; all’associazione Fabio Sassi Onlus di Merate; al medico Francesco Tursi; alla famiglia Mario Beschi di Castelgoffredo, in provincia di Mantova; allo sportivo Mattia Muratore; a Marzia Miglierina per le borse di studio assegnate a quasi cento giovani; a Cesarina Del Vecchio, fondatrice dell’associazione sportiva Asa Varese.

Agostini e Cavalleri, le motivazioni

Giacomo Agostini

Un grande campione del motociclismo italiano e il pilota più titolato nella storia del motomondiale. Le sue gare hanno fatto vivere agli appassionati emozioni fortissime e i suoi successi mondiali sono stati esaltanti per il suo vasto pubblico di sportivi e non. Lo abbiamo conosciuto anche per la sua simpatia, la sua umanità e levatura morale.

Cesare Cavalleri

Giornalista, scrittore e direttore storico di Ares e Studi Cattolici: dagli anni ’60 approfondisce e affronta temi di cultura, attualità e questioni legate alle fasce giovanili della popolazione, con una visione di grande apertura e capacità di comprensione dei fenomeni del cambiamento della società.

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