Alberghiero e Slow Food, a San Pellegrino parte l’alleanza sul cibo buono - Foto

L’obiettivo è costruire un percorso comune sulla qualità dell’offerta formativa

L’alberghiero di San Pellegrino e Slow Food si alleano per la formazione dei ragazzi e la promozione del territorio. La convenzione, sottoscritta dalla dirigente scolastica Giovanna Leidi e dal fiduciario di Slow Food Valli Orobiche, Giuseppe Cinardo, parte dal presupposto che gli studenti dell’Istituto superiore vengono formati con l’obiettivo della valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico, paesaggistico e ambientale.

Nella pratica i profili professionali che escono dall’alberghiero integrano le competenze dell’ambito professionale specifico con la stessa filosofia di Slow Food, dove il cibo è paesaggio, storia, tradizioni, oltre ad essere buono. Con la firma del protocollo di collaborazione, le due realtà hanno deciso di costruire un percorso comune indirizzato alla qualità dell’offerta educativa, tecnica e formativa, così come della crescita culturale, civile e sociale degli studenti. L’alberghiero di San Pellegrino e Slow Food concorderanno interventi congiunti per favorire scelte consapevoli nell’ambito dell’orientamento alle professioni di settore, con eventi e stage e tirocini formativi, avvieranno una banca dati funzionale all’inserimento lavorativo e promuoveranno le azioni su siti, pubblicazioni e in convegni.

Tutela della tradizioni culinarie «L’obiettivo dell’Istituto e di Slow Food è di coinvolgere i giovani nell’impegno per la tutela del cibo buono, pulito e giusto, per la riduzione degli sprechi, in quanto bene collettivo di inestimabile valore, simbolo della nostra stessa identità - dicono Giovanna Leidi e Giuseppe Cinardo -. Gli studenti dell’alberghiero avranno la possibilità di conoscere il territorio, in modo da valorizzarlo e promuoverlo insieme ai piatti tradizionali e ai prodotti tipici. Nel contempo i ragazzi acquisiranno tutte le tecniche necessarie per arricchire le proprie competenze, un bagaglio culturale che si porteranno dentro per sempre in qualsiasi paese del mondo» L’accordo prevede anche l’adesione dell’Istituto all’associazione dei «Cuochi dell’alleanza» di Slow Food.

«Stiamo portando avanti un patto di comunità e ogni giorno cerchiamo di fare un passo avanti nella direzione giusta - conclude la dirigente Leidi -. Lavoriamo perché gli Istituti professionali vengano sempre maggiormente percepiti come scuole di serie A, dove si impara un mestiere, sia dal punto di vista delle nozioni che della tecnica, per arrivare alla consapevolezza del valore della professionalità».

A margine dell’incontro per la sottoscrizione dell’accordo con Slow Food, è stata presentata anche una collaborazione con il Fai. La dirigente scolastica insieme a Claudio Cecchinelli, capo delegazione del Fondo ambiente italiano di Bergamo e Tarcisio Bottani, presidente del Centro storico culturale Valle Brembana Felice Riceputi, ha comunicato la presenza dei ragazzi dell’alberghiero che faranno da cicerone nei borghi storici di Cusio e Mezzoldo.

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