Bergamo, nell’ex Italcementi case e una «piazza» ispirata al centro

Via Camozzi, il complesso acquisito dal gruppo Ferretti. Giù i vecchi edifici, resterà solo quello storico a sud. Previste 150 abitazioni, verde e negozi: i lavori nel 2022.

«Non vediamo l’ora di partire, è una zona importante e abbiamo intenzione di fare un bel progetto». C’è entusiasmo in casa Ferretti per la nuova operazione di acquisto e rilancio dell’ex area Italcementi di via Camozzi, 12.300 metri quadri e un volume – attuale – di 82 mila metri cubi. I vecchi edifici saranno abbattuti dalla società immobiliare di Dalmine, la Ferretticasa, per fare spazio ad un nuovo corpo di fabbrica di classe energetica superiore che ospiterà circa 150 abitazioni: sarà arretrato rispetto alla strada ricavando così un ampio marciapiede alberato e avrà una corte-piazza ad uso pubblico, «riprendendo il tema del centro piacentiniano» spiega Carlo Ferretti, consigliere di Ferretticasa. La società ha chiuso la trattativa con Italcementi per il sito un tempo proprietà della famiglia Pesenti, che nel 2015 ha venduto ad Heidelberg. L’area è abbandonata dal 2016, quando il quartier generale di Italcementi è migrato al Kilometro rosso.

In via Camozzi si aprirà quindi una nuova piazza e ci sarà più verde, oltre che una viabilità rivista, all’incrocio con via Madonna della Neve (l’area di oltre un ettaro tange anche la via Stoppani). A piano terra, una decina di negozi, caffetterie e ristorazione. Resterà l’edificio a forma «triangolare», a sud. Sarà recuperato con un restauro conservativo per una destinazione terziario-sanitaria. Questo è il piano informalmente discusso con il Comune, «a fine mese presenteremo il progetto preliminare – fissa le tappe Carlo Ferretti –, quando sarà approvato potremo presentare il permesso di costruire. Speriamo, compatibilmente con i tempi del procedimento amministrativo, di avviare il cantiere nei primi mesi del 2022».

Da Palazzo Frizzoni, l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini definisce la proposta «molto interessante. Da subito abbiamo chiesto qualità architettonica, per restituire qualità urbana a via Camozzi e per migliorare alcune criticità, come i camminamenti stretti attorno all’area. Abbiamo condiviso un percorso molto positivo che ha portato ad un mini concorso promosso dal privato. Diversi progettisti hanno risposto (tra questi Durisch&Nolli, D2U, Dontstop Lab e architetto Marzorati, ndr), la proposta scelta da Ferretti è quella di Lombardini 22». L’iter autorizzativo dovrebbe chiudersi nell’arco dell’anno, «il piano delle regole già prevede la trasformazione in residenziale-commerciale (negozi di vicinato, ndr) e il progetto è conforme – spiega Valesini –. Sarà firmata una convenzione dove saranno definiti spazi e ritorni pubblici, passerà in Consiglio comunale».

Il complesso sarà di alto livello, «non solo è centrale – rimarca Ferretti –, ma ha un significato per tutti i bergamaschi, per quello che ha rappresentato. Il progetto rispecchia l’impostazione progettuale della città e del centro piacentiniano, con un edificio con corte interna che avremmo piacere fosse aperta alla città durante la giornata. Ci sarà molto verde, anche sulle coperture, dove saranno presenti pannelli fotovoltaici, l’edificio sarà certificato secondo i protocolli più rigidi. Al piano terra ci saranno servizi per la città, previsti anche servizi per i residenti, come spazi fitness, di co-working e sale riunioni». Un’attenzione particolare agli spazi pubblici: «Abbiamo intenzione di riqualificare i tratti interessati di via Camozzi e Madonna della neve – conclude Ferretti –. Vorremmo arretrare l’edificio dando maggiore rilevanza anche alla chiesa della Madonna della neve, sacrificata dal tessuto abitativo, creando un allargamento del marciapiede e una piazza su via Camozzi. Prevediamo anche interventi sulla viabilità, valorizzando pedonalità e ciclabilità, in accordo con l’amministrazione comunale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA