Gli amici di Kevin: «Ragazzo d’oro, faceva il pony pizza per pagarsi gli studi di musica»

Lunedì 23 agosto, alle 16, i funerali del 19enne Kevin Mecca di Villongo, vittima di un tragico incidente in scooter.

Due comunità, quella di Villongo e quella di Foresto Sparso, sono in lutto per la morte del diciannovenne Kevin Mecca, vittima di un tragico incidente avvenuto poco dopo le 6,30 di venerdì 20 agosto a Foresto Sparso, all’altezza del civico 25 in via Dossale , la strada che dalla parte alta del paese scende a destra verso la farmacia in località Tremellini .

Il giovane motociclista ha perso il controllo dello scooter nell’affrontare una curva, è stato sbalzato a terra ed è finito contro il muretto che delimita la sede stradale. Da subito le sue condizioni sono parse gravissime. Il tutto è avvenuto sotto gli occhi di due testimoni che dopo aver prestato i primi soccorsi al ragazzo ed averne constatato le gravi condizioni, hanno chiamato il 112. Ma quando i soccorritori del 118 sono arrivati, con un’auto medicalizzata e l’autoambulanza della Croce Blu Basso Sebino, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Il magistrato di turno, Emanuele Marchisio, ha dato il nullaosta alla sepoltura e la salma è stata restituita ai familiari.

Perso il controllo dello scooter

Tutte da stabilire da parte dei carabinieri le cause dell’incidente. I due testimoni hanno visto la moto arrivare ad una velocità contenuta e poi tirare dritto invece di affrontare la curva. Studente all’Istituto Serafino Riva di Sarnico dove avrebbe dovuto frequentare l’ultimo anno dell’indirizzo Turistico, il giovane, residente a Villongo in località Seranica, era apprezzato nel mondo della musica per il suo talento come pianista . Recentemente aveva tenuto un applauditissimo concerto a Palazzo Passi a Villongo e per pagarsi gli studi di musica si era trovato un lavoretto come pony pizza alla pizzeria «Da Maria» di Sarnico . Lascia nel dolore la mamma Rattana, il papà Claudio e due sorelle.

Kevin stava tornando a casa dopo aver trascorso la nottata in compagnia di alcuni coetanei in una casa situata nella contrada Vallelunga, un momento d’incontro con gli amici. Venerdì mattina di buon’ora è sceso in moto verso Villongo, ma per cause ancora al vaglio dei carabinieri, ha perso il controllo del mezzo, schiantandosi in curva.

Distrutti dal dolore i genitori e gli amici che si sono radunati in silenzio sul luogo dell’incidente. Troppo difficile dirgli addio ed altrettanto chiedere loro un pensiero. Tre rose bianche in un piccolo vasetto di vetro sono state posizionate sul muretto. Dopo la notizia della sua tragica scomparsa sono stati moltissimi i messaggi di cordoglio pubblicati sui social e le condoglianze espresse alla madre e al padre del ragazzo.

Lunedì alle 16 i funerali

Il sindaco di Villongo, Mariella Ori Belometti, nell’esprimere il cordoglio alla famiglia, sottolinea di essere stata molto colpita dalla morte del ragazzo: «Anche se non lo conoscevo personalmente, l’eco dei suoi successi come pianista mi aveva raggiunto e mi ero ripromessa di conoscere questo ragazzo modello di serietà e passione per la musica. Mi rattrista moltissimo, vedere una vita distrutta in un attimo, è davvero inspiegabile».

La salma di Kevin Mecca è stata composta nel Battistero all’esterno della chiesa parrocchiale di Villongo San Filastro . Occhi lucidi e visi segnati in un continuo pellegrinaggio di amici, compaesani, conoscenti e colleghi che hanno voluto tributare l’ultimo saluto. I funerali saranno celebrati lunedì 23 agosto alle 16 partendo dal Battistero. Gli orari di visita alla camera ardente sono dalle 8 alle 11 e dalle 14 alle 22.

«Buono, amico di tutti»

«Un ragazzo buono, amico di tutti, generoso, un esempio per i suoi coetanei» è il giudizio di chi lo ha conosciuto. «Kevin si era trasferito nella nostra scuola due anni fa – commenta con commozione la sua insegnante al Serafino Riva, Enrica Sempreboni – nella classe terza indirizzo Turistico. Si è inserito senza problemi, andava d’accordo con tutti anche se proteggeva il suo spazio personale, non si lasciava andare a confidenze. Affrontava tutto in modo maturo e responsabile, era sincero e non cercava mai scuse o scappatoie per qualche difficoltà scolastica. Era talmente riservato che solo quest’estate ho scoperto che era un ottimo pianista perché una compagna mi ha comunicato che c’era un suo concerto. Era estremamente educato, non ricordo di avergli mai sentito alzare la voce in due anni . Lascia nei docenti che l’hanno conosciuto e nei suoi compagni di scuola un profondo vuoto, incredulità e sconforto, sarà sicuramente difficile affrontare il prossimo anno scolastico senza di lui».

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